È una domanda lecita da porsi dopo i recenti sviluppi sulla vicenda delle batterie degli smartphone Apple. Certo i numeri di iPad in circolazione non eguaglia minimamente quelli degli iPhone, però rimangono comunque un prodotto molto venduto. I possessori di tali dispositivi però possono tirare un sospiro di sollievo, per lo meno per ora.
La gestione energetica è un complesso atto di bilanciamento che è ulteriormente aggravato da un invecchiamento della batteria. Quest’ultima non è più in grado di fornire un adeguato livello energetico al sistema che ne ha bisogno. Più che altro succede quando il dispositivo richiede un alto carico energetico, cosa che la batteria non a fare e che comporta uno spegnimento del dispositivo stesso.
È la stessa cosa successa l’anno scorso con l’aggiornamento di iOS 10.2.1. Apple aveva introdotto una funzionalità per gestire in modo dinamico i picchi di prestazioni istantanei, solo quando necessario per impedire l’arresto improvviso e imprevisto. I maggior “beneficiari
” sono stati i modelli dell’iPhone 6, e tutte le varianti, e gli iPhone SE. Con l’aggiornamento ad iOS 11.2 ora anche gli iPhone 7 e 7 Plus e può essere che l’anno prossimo tocchi agli 8.Ma i tablet? Per gli iPad il discorso è un attimo diverso. Gli iPhone 6 di base hanno una batteria da 1.810 mAh e gli iPhone 6 Plus da 2.915 mAh mentre un tablet lanciato un mese dopo questi dispositivi, si parla del 2014, aveva una batteria da 7.340 mAh, l’iPad Air 2.
Pur non essendo completamente immune dall’invecchiamento della batteria, l’iPad ha una batteria assai più grossa che riesce meglio a far fronte alle improvvise richieste di energia da parte del processore e altro. Non avendo problema a fornire il giusto quantitativo di energia non ha problemi di spegnimento e quindi non necessita di un aggiornamento per ridurre la potenza.
Questo non significa che tra qualche anno non succederà anche a loro, ma saranno così vecchi in generale i dispositivi che la cosa diventa anche ovvia.