Tim ha da poco dichiarato che dal 1 aprile 2018 ritornerà alla fatturazione mensile come obbliga la lagge n.172 del 4 dicembre. Tutte le offerte si rinnoveranno quindi ogni 30 giorni e non più ogni 28 come accade attualmente.
Questo cambiamento porterà inevitabilmente degli aumenti di prezzo per compensare la mensilità che ora gli utenti pagano in più. Infatti con le tariffazioni ogni 28 giorni i rinnovi pagati dai clienti sono in tutto 13 all’anno.
La fatturazione mensile è di certo una comodità per tutti gli utenti che non dovranno più controllare ogni mese quando ricaricare la propria Sim per la scadenza dell’offerta. L’importo di ogni canone però, sarà aumentato dell’ 8,6%
anche se, per rientrare della mensilità persa sarebbe bastato anche un aumento dell’8,4%. Entro il 5 aprile, tutti gli operatori e le pay TV dovranno adattarsi alla fatturazione mensile come vuole la legge.Altrimenti, se qualche operatore non dovesse adattarsi alla nuova legge, sarà tassato da AGCOM e dovrà inoltre rimborsare il cliente con 50 euro più 1 euro per ogni giorno di fatturazione illegittima. Scopri anche i rimborsi che gli operatori devono ai clienti fino ad ora.
Gli operatori, come ha fatto Tim, sono comunque obbligati ad avvertire gli utenti di un conseguente aumento dopo il cambio di fatturazione. State però attenti e controllate la vostra tariffa per essere sicuri che l’operatore non approfitti troppo dell’aumento di prezzo.