Probabilmente non ottengono una grande fetta del servizio offerto al cliente, nonostante lo abbiano integrato nei loro pacchetti di dati.
Le aziende cercano di rafforzare gli RCS (Rich Communications Services) che consentono di creare chat individuali e di gruppo, inviare e ricevere file, realizzare videoconferenze e condividere la propria posizione.
Gli RCS sono un qualcosa di molto simile all’evoluzione degli SMS e non utilizzerebbero Internet (il che probabilmente non farebbe mai cadere il servizio). Sono il risultato di un accordo tra operatori di telecomunicazioni, produttori di smartphone e Google, che hanno integrato questa innovazione nel sistema operativo Android.
Tutte queste opzioni sono integrate nel menu di chiamata per rendere il loro uso molto più veloce e più facile. Inoltre, gli RCS sono fatti per testare e resistere ai down del servizio, a differenza di WhatsApp che ha subito diversi contrattempi nel tempo.
Le persone si adatteranno a questo sistema o lo lasceranno come “rifugio” quando WhatsApp sarà ko?