Ci sono tanti problemi riguardo i contenuti di YouTube (di recente un video di Logan Paul girato nella “foresta del suicidio” giapponese). Google ha annunciato importanti cambiamenti sul modo in cui i video saranno monetizzati sulla nota piattaforma.
La società ha dichiarato che i canali inclusi nei preferiti di Google saranno controllati manualmente. Molto drasticamente, il sito di Youtube sta rendendo più difficile per i piccoli canali fare soldi fuori dalla piattaforma. Gli uploader sono incazzati.
YouTube ha faticato negli ultimi mesi per rimediare ai contenuti inappropriati purtroppo offerti con il proprio servizio. Oltre a una star di YouTube che ha condiviso un video insensibile, citato prima, il sito ha recentemente esaminato attentamente tanti altri video. Tra essi quelli sulla supremazia bianca e sulla teoria della cospirazione.
A novembre, YouTube è stato accusato per aver lasciato contenuti compromettenti sui bambini. In un successivo post sul blog, l’amministratore delegato Wojcicki, ha dichiarato che la società avrebbe esteso il team che modera le violazioni delle norme a oltre 10.000 persone.
Le sorti dei guadagni tramite annunci pubblicitari su YouTube sono in bilico.
La nuova strategia di monetizzazione non è sufficiente a placare gli animi. Infatti, essa segnala ai piccoli creatori che semplicemente non valgono la pena, i loro guadagni vengono bloccati. Secondo le nuove linee guida, i canali dovranno avere 1.000 iscritti e 4.000 ore di visualizzazione nell’ultimo anno. In precedenza, gli uploader avevano bisogno solo di 10.000 visualizzazioni totali per pubblicare annunci. Le pubblicità saranno presenti solo su determinati video approvati. L’applicazione di queste linee guida inizierà il 20 febbraio.
I cambiamenti sicuramente calmeranno gli inserzionisti preoccupati di essere associati a video di cadaveri o clip raccapriccianti rivolti ai bambini, ecc. Però, essi confermano anche che la compagnia non dà molto valore ai canali più piccoli. Infatti, per i canali poco influenti su YouTube, non viene ritenuto necessario che ci siano annunci pubblicitari da cui trarre guadagno.