fake news Il fenomeno del momento si chiama “fake news“. Mentre molti traggono profitto dai nostri clic, c’è una versione più cattiva delle fantomatiche “notizie false” che hanno guadagnato popolarità proprio recentemente. E sono le petizioni false.

Contro le fake news si sono scagliati tutti i grandi: da Facebook a WhatsApp, tutte le più grandi piattaforme stanno cercando il modo più efficacie per evitare che tentativi di “clic selvaggio” infestino le nostre chat o le nostre bacheche.

Le petizioni possono essere un ottimo modo per elevare il profilo di una causa importante e molte sono condivise sui social media per avere accesso ad un bacino di utenza molto ampio. Sebbene molte petizioni non siano delle volte veritiere, milioni di persone le firmano nella speranza di far parlare della questione, del topic del momento. Ed è qui che i truffatori hanno individuato l’ennesimo strumento di bufala. Sì, i truffatori forieri di notizie false ora non sono solo avidi dei nostri clic, ma è tramite le petizioni che raggiungono i dati personali.

Questa raccolta di email sta a significare che i nostri dati personali potrebbero essere venduti ad altri spammer ed altri truffatori ancora per tentativi di phishing e altro ancora. Per non parlare delle petizioni contro le truffe che distolgono l’attenzione dalle cause reali.

Siti malevoli di petizioni

Ecco, quindi, i principali siti di petizione falsi conosciuti che fanno il giro del web e delle chat:

1) dailypetition.com

2) yousign.org

3) sosvox.org

4) yousignanimals.org

5) animalpetitions.org

6) petitionhub.org

Vecchi siti cui prestare attenzione sono:

1) safepetitions.com

2) HelpSignAnimals.org

3) onlineshelter.org

4) kimspetitions.com

5) petitionhub.org

6) saynotodogmeat.net

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