Se si facesse un sondaggio per individuare quale sia il risvolto peggiore dell’utilizzo di WhatsApp, non avremo dubbi: al primo posto ci sarebbero indiscutibilmente le catene di Sant’Antonio.
Quante volte, noi comuni utenti mortali, siamo stati invischiati in banali chat di gruppo con messaggi ridicoli? E quante volte ci sono arrivati testi relativi a maldestri esempi di spam?
Le nuove norme anti spam di WhatsApp
Le armi in mano agli sviluppatori di WhatsApp per arginare questo problema sono sempre state limitate, sino ad ora. Sì, sino ad ora, perché secondo quanto si apprende da ambienti vicini alla piattaforma, il team di supporto della chat si sarebbe impegnato ad affrontare la questione con grande serietà.
Nel corso delle prossime settimane, WhatsApp dovrebbe lanciare una politica netta di contrasto allo spam. Nella fattispecie, verranno messi sotto torchio tutti gli utenti recidivi di segnalazioni. In più sarà creata una sorta di algoritmo in grado di individuare con precisione messaggi vicini allo spam. Ogni qual volta un testo sarà inviato per più di 25 volte, questo sarà analizzato con cura per scoprire se si tratta di spam oppure no.
Basta catene di Sant’Antonio
Con un sistema del genere – unito alle norme che già vietano tale pratica – la piattaforma è sicura di fermare le catene di Sant’Antonio che, oltre ad ineguagliabili scocciature, possono portare anche guai seri a tutti i suoi iscritti.