Può essere utile, certamente, sapere se i nostri messaggi vengono inviati e ricevuti. Ma questa possibilità ha creato un nuovo tipo di “politica” sui social media con cui confrontarsi. Se vogliamo, anche un nuovo e particolarissimo “galateo”.
Infatti, possiamo venire a conoscenza dello stato di una persona quando apriamo una conversazione con lei. Il suo stato comparirà appena sotto il suo nome, dove quei “Ultimo accesso“, “Online” o “Sta scrivendo” spesso hanno creato fraintendimenti e, volentieri, anche litigi e rotture relazionali.
Come ormai ben tutti sappiamo, “Online” e “Ultimo accesso” ci dicono se i nostri contatti sono online, appunto, e quindi potrebbero risponderci a breve, ma anche se è sveglio, raggiungibile e con una connessione Internet.
E’ bene sapere, però, che c’è un modo per tutelare la propria privacy, tramite le impostazioni di WhatsApp. Qui si ha la possibilità di controllare chi può vedere il nostro ultimo accesso, ma anche eliminare definitivamente la possibilità di renderlo noto a tutti. Tuttavia, non significa necessariamente che chi imposta questo tipo di privacy abbia letto il messaggio.
Per cambiare questo stato di cose, basta andare su “Impostazioni”, fare clic su Account > Privacy > Ultimo accesso. Qui si può modificare le impostazioni in modo che solo i nostri contatti possano vedere quando abbiamo usato l’ultima volta l’app. Possibilità che può funzionare sia su dispositivi iOS che Android.
Una piccola delucidazione: scegliendo questa funzione, anche noi non sapremo chi ci legge e quando una persona era online in un dato momento. E poi, ci sono le antipatiche spunte blu da considerare. Ma questo è un altro discorso.