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WhatsApp: presto un sistema di pagamento in-app

I pagamenti tramite smartphone sono in uso da molto tempo. Attualmente, le principali società di servizi finanziari e tecnologici hanno un’applicazione apposita. Senza dubbio un mercato in crescita che vuole approfittare anche di WhatsApp.

Il rapporto UNCTAD

Secondo Conferenza delle Nazioni Unite per il commercio e lo sviluppo (UNCTAD), i pagamenti su mobile supereranno le carte di credito nel 2019. Tra le piattaforme di pagamento mobili più popolari ci sono WeChay Pay, Alipay, PayPal, Apple Pay, Samsung Pay, Amazon Pay, Chase Pay e Android Pay. Ma ci sono anche alternative come Master Pass, Visa Checkout e Google Pay.

Dato questo contesto e con la premessa che Facebook cerca di coinvolgere WhatsApp il più possibile – e più di un miliardo di utenti – ora punta direttamente all’e-commerce e rende l’applicazione un’opzione per i pagamenti mobili.

Secondo diversi rapporti, WhatsApp funzionerebbe grazie ad un sistema che permetterà ai pagamenti mobili (P2P) tra gli utenti all’interno dell’applicazione. Non una novità, ma qualcosa già paventato più di un anno fa ma, oggi, vicino all’essere una realtà.

Il servizio si chiamerebbe UPI (Unified Payments Interface) e, secondo le informazioni disponibili, WhatsApp funziona già in una versione beta che verrà testata in India, con un campione di 2 milioni di utenti (circa l’1% della sua base di abbonati in quel paese).

Perché nel mercato indiano? Non solo per il numero di persone che può raggiungere. Ma è un paese in cui il sistema di pagamento mobile ha già una certa penetrazione e in cui servizi come Google Tez, Paytm e BHIM sono già riconosciuti. Inoltre, secondo indiscrezioni, WhatsApp avrebbe già delle alleanze per testare la versione beta – State Bank of India, ICICI Bank, HDFC Bank e Axis Ban.

Il suo obiettivo sarebbe raggiungere il miglioramento dell’esperienza dell’utente prima di lanciarlo in altri paesi.

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Pubblicato da
Federica Vitale