Sono stati i ricercatori della San Diego University ad esaminare il legame tra la felicità degli adolescenti e il tempo che trascorrono davanti ad uno schermo. Il loro studio ha analizzato oltre un milione di adolescenti, in media di 12, 14 e 16 anni, tramite un sondaggio. Nel sondaggio sono state poste domande su quanto spesso si trascorre del tempo sui propri telefoni, tablet e computer. Inoltre, c’erano domande sulle proprie interazioni sociali e sul livello di felicità percepito.
I risultati hanno mostrato che gli adolescenti passano molto tempo davanti ad uno schermo. Sono meno felici di quelli che passano il tempo a svolgere attività di altro tipo, come sport, leggere, stare con gli amici, e così via.
Il professor Jean Twenge, ideatore dello studio, ha dichiarato: “Sebbene questo studio non mostri la causalità, molti studi dimostrano che un maggiore utilizzo dei social media porta all’infelicità.
Però l’infelicità non porta a un maggiore utilizzo dei social media“.Il professor Twenge ha aggiunto: “La chiave per l’uso della tecnologia è ovviamente l’uso limitato. Bisogna cercare di non passare più di due ore al giorno sui media digitali. Piuttosto sarebbe preferibile aumentare la quantità di tempo trascorso facendo qualsiasi altra cosa.”
I ricercatori hanno anche esaminato le tendenze degli adolescenti negli anni ’90. Pare che quando gli smartphone diventarono più popolari, ci fu una diminuzione generale della felicità negli adolescenti statunitensi. In particolare, la soddisfazione della vita dei giovani, l’autostima e la felicità sono crollati dopo il 2012. Infatti, in quell’anno la percentuale di americani che possedevano uno smartphone aumentò del 50%.
“L’avvento dello smartphone è la spiegazione più plausibile per l’improvvisa diminuzione del benessere psicologico degli adolescenti”. Talmente tanto che è una deduzione ormai quasi ovvia per tutti.