“WhatsApp ti costerà dei soldi. L’unico modo per averlo gratis è diventando un utente abituale, cioè se hai almeno 10 persone con cui stai chattando. Per diventare un utente frequente invia questo messaggio a 10 persone, il tuo logo WhatsApp diventerà rosso”.
Questo è un messaggio assolutamente falso, e lo è palesemente, però sono comunque tipologie di messaggi fastidiosi. Inoltre, a volte può capitare di cliccare sui falsi link, solitamente allegati, anche per sbaglio. Quando un nuovo contatto sconosciuto vi invia un messaggio, WhatsApp chiede se si tratta di un messaggio spam: in tal caso, sfruttate quest’opzione, per evitare di ricevere cose simili in futuro. È anche possibile trovare un pulsante per segnalare un utente nella sezione Info contatto.
Uno spammer non invia mai messaggi spam a un singolo contatto, ma è abituato a inviarli a più utenti. Infatti, di solito seleziona i numeri nell’elenco dei contatti, prelevando i dati da Internet o da alcuni servizi di registrazione. Questi messaggi possono contenere pubblicità indesiderata e notizie false
, e spesso invitano a inoltrare il messaggio ai contatti. Quando un messaggio viene inoltrato molte volte, l’utente sarà informato a riguardo grazie alla nuova funzione.Tra l’altro, se l’utente deve inviare un messaggio a più contatti, WhatsApp consiglia di utilizzare la funzione broadcast, poiché i contatti con il proprio numero di telefono nella rubrica riceveranno il messaggio. Invece, gli spammer non possono usare gli elenchi broadcast perché i destinatari non riceveranno nulla, dato che non hanno i loro numeri salvati in rubrica.
Attualmente WhatsApp non blocca l’inoltro di un messaggio inviato più di 25 volte. Non è ancora chiaro come gestiranno questa funzionalità perché è in fase di sviluppo e WhatsApp sta decidendo come implementarla e migliorarla.
Ovviamente, lo spammer può iniziare a inoltrare un nuovo messaggio per bypassarlo, ma questa operazione lo rallenterà e scoraggerà. WhatsApp sta quindi già utilizzando alcuni strumenti per rilevare automaticamente lo spam, ma segnalare lo spam resta l’azione più efficiente.