I ricercatori della Stanford University stanno usando l’Intelligenza Artificiale per migliorare la qualità delle cure di pazienti in fin di vita. La ricerca sta sperimentando il Deep Learning per prevedere con maggior precisione quando una persona con una malattia terminale sta per morire.
Ovviamente, trattasi di notizie spiacevoli per le persone coinvolte in simili situazioni. Però, poter avere una stima precisa del lasso di tempo di vita rimasto al paziente, può migliorare l’elaborazione della situazione. Inoltre, con questa tecnologia si possono ottenere cure più mirate e la soddisfazione dei desideri del paziente. Oltre all’utilizzo del deep Learning, i ricercatori stanno anche mirando a poter garantire prognosi migliori.
L’Intelligenza Artificiale è ormai sempre più un’alleata della medicina
Il motivo di questa ricerca è legato a delle statistiche. Stando a quest’ultime, l’80% dei pazienti negli USA se sono affetti da malattie terminali vogliono trascorrere a casa il tempo rimasto. Purtroppo, però, in questi casi le cure costano molto. Lo studio ha rilevato che solo il 20% circa di coloro che desiderano ricevere queste cure palliative vengono soddisfatti. Inoltre, una buona parte di questo può dipendere dal fatto che i medici trascurano determinati dettagli.
Si dice che la ricerca sia condotta con i dati provenienti da due milioni di cartelle cliniche e che l’utilizzo di tali dati ha permesso ai ricercatori di creare un modello accurato al 90% nel predire quando un paziente sta per morire.
Secondo i ricercatori di Stanford parte del progetto, è stato necessario disporre di un hardware di calcolo piuttosto potente. I test del modello sono stati eseguiti utilizzando un computer dotato di una GPU NVIDIA TitanX con 12 GB di RAM e CUDA versione 8.0. Infatti, la previsione di mortalità non può ignorare il tipo di malattia, lo stadio di essa, la gravità. C’è ancora molto lavoro da fare per raggiungere il tasso di precisione che i ricercatori sperano di ottenere, ma questo sembra essere un buon inizio.