Lo scorso dicembre in molti hanno esultato. Grazie agli esposti dell’AGCOM e all’intervento di Parlamento e Governo, in Italia con l’ultima “Legge di Bilancio” sono stati ufficialmente banditi i pagamenti alle telco ogni 28 giorni.
Lo scorso anno TIM, Vodafone e Wind avevano utilizzato lo stratagemma della tredicesima mensilità per nascondere un aumento di prezzo sulle tariffe pari all’8,6% annuo. I contratti di tutti i clienti sono stati cambiati unilateralmente senza diritto di appello.
A partire dal 4 Aprile, le compagnie telefoniche dovranno ritornare sui loro passi. Dopo una felicità iniziale, però, gli abbonati dovranno arrendersi alla realtà: in previsione non ci sono i risparmi preventivati.
Dopo TIM, anche Vodafone ha deciso di affrontare a viso aperto il provvedimento legislativo. La compagnia britannica farà sì scattare entro il 4 Aprile il nuovo sistema di pagamento, ma chiederà ai suoi utenti l’8,6% annuo perso con la tredicesima mensilità.
Vodafone ha rilasciato questo comunicato e a breve informerà tutti i suoi abbonati della decisione presa.
“Ai sensi della Legge 172/2017 per i servizi di comunicazione elettronica e reti televisive, dal 25/03 i servizi e le eventuali promozioni attive sul tuo numero subiranno una modifica delle condizioni contrattuali e si rinnoveranno mensilmente anziché ogni 4 settimane. La tua spesa complessiva annuale non cambia. Il numero dei rinnovi mensili della tua offerta si riduce da 13 a 12 e di conseguenza l’importo di ciascun rinnovo aumenterà dell’8,6%”.