Chuwi SurBook Mini è stato presentato lo scorso 6 novembre in occasione del Consumer Electronics di Hong Kong. Come la versione standard, anche questo SurBook mini vuole palesemente imitare il ben più potente Surface di Microsoft, il quale è stato fonte di ispirazione per tutta la categoria dei 2 in 1 Windows.
Parliamo di un prodotto compatto, ma comunque dall’ottima qualità costruttiva e caratterizzato da un hardware niente male; ciliegina sulla torta: il pieno supporto a Linux Ubuntu!
Nella fattispecie, il telaio è è realizzato in alluminio; bello, elegante e di pregevole fattura, questo materiale è un ottimo conduttore di calore – sicuramente una buona notizia. Il frame centrale è contornato da delle griglie per la fuoriuscita del calore; sulla parte sinistra v’è un piccolo altoparlante, decente ma forse troppo poco potente.
Passiamo al display. Il pannello ha rapporto di 3: 2, contornato da una cornice nera non troppo ma necessaria in un prodotto di questo tipo.
Il bordo superiore ospita il bilanciere del volume e il pulsante di accensione. Tre porte – due di tipo A, un jack audio e una porta USB di tipo C – si trovano sul lato destro. Non ci sono porte HDMI, indi per cui sarà necessario acquistare un adattatore per collegare un monitor esterno.
In basso trova posto l’aggancio magnetico per la tastiera, che non abbiamo avuto l’occasione di testare. Infine,non manca un ingresso per schede microSD, nascosto dalla kickstand.
Parola d’ordine? Contenere il prezzo. Uno dei modi con cui Chuwi è riuscita a mantenere un costo basso è stato quello di inserire componenti più economici e meno performanti.
In primis, la scelta del processore: un Intel Celeron N3450 Quad Core, poi l’inserimento di memorie piuttosto lente – eMMC anziché SSD, RAM DDR3 e non LPDDR4.
Il display è eccellente, questo va riconosciuto; colori vivaci ed un ottimo angolo di visione la fanno da padrona. Discreto il comporto fotografico; qui forse Chuwi avrebbe dovuto lavorare meglio.
Chuwi ci ha omaggiato di una penna stilo; secondo il produttore, questa può essere inclinata fino a 30 gradi, non richiede il contatto fisico con il pannello e offre 1.024 livelli di pressione. Il display supporta fino a 10 tocchi
ed è commercializzato con una pellicola protettiva pre-applicata.Il dispositivo si comporta bene nell’uso quotidiano, ma solo in situazioni basilari. Il processore poco potente e il quantitativo limitato di RAM non permettono operazioni importanti. Ho utilizzato oltre una settimana e mezzo il Chuwi SurBook Mini come dispositivo principale per lavorare, ed è stato piuttosto frustrante vedere Chrome ricaricare i tab aperti quando questi ultimi erano più di cinque.
Ok, il browser di Google è noto per la sua capacità di saturare la RAM, ma è pur sempre il più diffuso al mondo e, comunque, 2GB di RAM in più avrebbero donato al tutto più fluidità e piacevolezza d’utilizzo.
Il chip grafico è integrato; parliamo di una Intel HD Graphics 500, la quale fatica a gestire il tutto. Dimenticate i giochi: nemmeno con Asphalt 8 il tablet 2 in 1 offre un’esperienza piacevole.
La durata della batteria è perfettibile. Sinceramente, mi sarei aspettato un’autonomia migliore, poiché ho notato un battery drain piuttosto importante anche in condizioni di utilizzo blando. Ciò detto, si superano le 4 ore di display, ma siamo comunque sotto la media dei competitors.
A meno di 300 dollari Chuwi SurBook mini è un prodotto a tenere in considerazioni, se non si hanno grosse aspettative. Bisogna altresì tenere in considerazione il fatto di doverlo importare dalla Cina, magari da Gearbest:
Il device è altresì disponibile su Amazon, ad un prezzo di 340 euro. Costo maggiore, si, ma ovviamente ci sono molti Plus come garanzia legale di due anni, spedizione in due giorni e assistenza in Italia.
Ci sono alcuni problemi, è innegabile; in particolare, la durata della batteria e l’hardware un po’ limitato. Però occorre poi considerare il prezzo: meno di 250 euro al cambio, che lo rende davvero competitivo.
La mancanza di connettività HDMI potrebbe cozzare con un utilizzo business, un settore in cui sempre più aziende optano per un qualcosa di flessibile – docking station con monitor, tastiera e mouse.
Nel complesso, Chuwi SurBook mini è – secondo noi – un prodotto che punta allo studente, ovvero all’utente che utilizzerà il device in casa, magari sul divano. Surface Pro 3 è stato uno dei prodotti di maggior successo realizzati da Microsoft, e questo Chuwi è essenzialmente una “copia” in chiave low-budget.
Infine una piccola digressione sul software. Perché nelle conclusioni? Beh, acquistare la sua tastiera è d’obbligo: senza di essa, il tablet perde il 50% delle sue funzionalità. La tastiera è decente, mi sarei aspettato di meglio. Ha un costo di circa 45 euro, non è retroilluminata ed il touchpad è appena sufficiente. È utile perchè funge da cover, e consente di scrivere in mobilità: ma in casa va affiancata ad una meccanica.