Buone notizie per tutti coloro che finora si sono trovati a pagare il rinnovo del proprio piano tariffario ogni quattro settimane: infatti, questo metodo verrà definitivamente abbandonato secondo quanto stabilito dalla legge n. 172/17 decretata il 4 dicembre dello scorso anno.
La fatturazione ogni quattro settimane è a tutti gli effetti illegale e qualsiasi servizio che la abbia imposta ai propri utenti negli ultimi anni, sarà obbligato dalla legge ad adeguarsi alle normative europee e riportare i rinnovi ogni trenta giorni.
Rinnovare i contratti di servizi di vario genere ogni 28 giorni (quattro settimane) vedeva infatti una spesa lievitata alla fine dell’anno, con tredici mensilità effettivamente pagate, un guadagno enorme per le varie compagnie di telefonia fissa o mobile, o di servizi vari.
Ma cosa cambierà dunque per quanto riguarda costi e metodi di rinnovo? Andiamo ad analizzare i principali operatori italiani e cerchiamo di fare il punto della situazione.
L’operatore rosso e blu ha informato proprio in questi giorni i suoi utenti del ritorno alla fatturazione mensile, per chiunque avesse una tariffa con rinnovo ogni quattro settimane.
Il cambiamento di TIM è previsto a partire dal 5 marzo 2018 per la telefonia mobile, mentre si partirà dal 1 di aprile per i fissi.
Questo cambiamento comporterà un aumento della propria tariffa del 8,6%, per mantenere il costo complessivo di 13 mensilità anche con una riduzione a 12. Traducendo: non si risparmierà, ma non si pagherà nulla di più alla fine dell’anno. Nota positiva è un aumento sempre del 8,6% dell’offerta del proprio servizio: si avranno a disposizione più dati, minuti ed SMS
.Vodafone si muove un po’ dopo rispetto a Tim, dichiarando che il rinnovo ogni 30 giorni sarà ripristinato a partire dal 25 marzo 2018 per gli abbonamenti mobile, mentre addirittura il 5 aprile 2018 per i clienti di rete fissa.
Stesso incremento percentuale e stesse modalità di Tim, ma per il momento non è previsto nessun incremento di dati, chiamate ed SMS come invece previsto dal rivale.
I due operatori Wind e Tre, che in realtà sono parte di un’unica grande azienda, ha dichiarato di volersi adeguare alle nuove normative, ma non sono ancora completamente definite le tempistiche in cui ciò avverrà.
I clienti di rete fissa Wind Infostrada vedranno il ritorno del rinnovo ogni 30 giorni a partire dal giorno 5 aprile 2018 e non sono stati ancora specificati eventuali rincari sul costo complessivo dell’offerta, che eventualmente saranno comunicati all’utente in un secondo momento.
Tre si muove un po’ prima e ha comunicato il ritorno ai 30 giorni in data 24 marzo 2018. Anche qui non si hanno comunicazioni in merito a eventuali rincari.
Ricordiamo però che Tre offre già ai propri clienti la possibilità di cambiare tariffa e scegliere tra nuove offerte che fin da ora prevedono il rinnovo mensile.
Facciamo presente infine che nessun operatore ha fatto riferimento ad un eventuale rimborso per i clienti che hanno pagato una mensilità in più finora, come invece sarebbe previsto dalla delibera AGCOM, l’Autorità italiana per le garanzie nelle comunicazioni.