Se stavate pensando di aggiornare la vostra scheda video, questo potrebbe essere il momento peggiore per farlo. Se cercate infatti vari prezzi online, potrete notare come questi si siano alzati in maniera quasi inspiegabile negli ultimi mesi e che, soprattutto, non accennano a scendere per nessun motivo.
Generalmente un fenomeno del genere si verifica quando il rapporto tra domanda e offerta presenta un grande distacco, ovvero quando le richieste da parte degli acquirenti sono nettamente superiori alle capacità produttive dell’azienda. Questo spesso accade in condizioni che impediscono la produzione dei pezzi (come nel caso di catastrofi naturali che bloccano le aziende dei paesi colpiti), ma dal momento che non abbiamo nessuna notizia del genere, come possiamo spiegare questo fenomeno?
A quanto pare bisogna puntare il dito contro le criptovalute. Ebbene si, se la tanto agognata NVIDIA GeForce GTX 1080 che volevate comprare coi saldi si ostina a rimanere sopra i 1000$ (nonostante un valore di mercato che dovrebbe essere l’esatta metà) la colpa è proprio di questo fenomeno che sta facendo impazzire milioni di utenti in tutto il mondo.
In che modo questi due eventi sono collegati?
Molto semplicemente il mondo di Internet ha scoperto le criptovalute e ha intuito come una maggiore potenza di calcolo offerta dal proprio PC permetta di abbattere i tempi di mining delle criptovalute come gli Ethereum, ovvero il tempo in cui si riesce a ricavare un certo guadagno dalle stesse, permettendo di aumentare i propri guadagni in un tempo nettamente inferiore alla media.
Tutto quello che occorre fare è equipaggiare il proprio computer con una serie di schede grafiche al top delle prestazioni e l’operazione verrà svolta in modo agevole e senza complicazioni.
Non appena questo sistema è stato scoperto e condiviso, è partita una vera e propria caccia alla scheda video più performante, cogliendo di sorpresa anche i produttori stessi, che non riescono a mantenere il ritmo. La conseguenza a questa spaccatura profonda tra prodotto disponibile e domanda dello stesso è diventata tale da permettere ai produttori di alzare i prezzi a livelli mai raggiunti e di mantenerli tali per periodi di tempo estremamente lunghi.
NVIDIA stessa, per cercare di arginare la situazione, sta chiedendo ai rivenditori di cercare di evitare di vendere le proprie schede video ai “minatori virtuali” dando la precedenza al suo bacino di utenza privilegiato, i gamers, dal momento che è diventato molto più conveniente affidarsi a PC pre-assemblati piuttosto che scegliere i singoli componenti.
Un bel problema quindi per tutti gli appassionati di videogiochi, che ora si vedono bloccati da un fenomeno del tutto estraneo alle stesse case di produzione, che al momento non possono fare altro che mantenere i prezzi alti per cercare di contenere gli acquisti e aspettare che il mercato si riassesti.
Difficile dire quando la situazione potrà tornare alla normalità, dal momento che il fenomeno delle criptovalute si sta facendo sempre più importante e la “corsa all’oro” è solo agli inizi.