Sembra che Microsoft sia al lavoro su una nuova versione del suo sistema operativo, più precisamente di Windows 10, il cui nome in codice è Polaris. L’idea dietro questa nuova variante è abbandonare le applicazioni da desktop più tradizionali per passare ad un approccio modulare. Proprio per questo punto il tutto sembra essere costruito partendo da Windows Care OS, una versione che già sfrutta la modularità in modo da soddisfare le diverse esigenze e ambienti.
Windows Polaris
A sentire fonti vicine a Microsoft la versione potrà essere utilizzata su computer desktop, laptop e dispositivi 2 in 1. Sarà legata interamente alle app UWP, ovvero Universal Windows Platform, presenti nello store della compagnia, Insomma una variante simile a Windows 10 S. Quest’ultimo però è risultato un mezzo passo falso in quanto sfruttava interamente la versione base, ma limitata alle app UWP. Essendo il codice uguale all’altro gli utenti hanno finito per aggiornare direttamente la versione alla 10 Pro.
Imparando dagli errori Microsoft sta creando Polaris usando CShell, un’interfaccia grafica completamente nuova. Shell è un sistema usato si dalla versione del 95 e man mano è stata cambiata, aggiornata, rinnovata e così via, ma che presenta ancora elementi che non funzionano più sui dispositivi più moderni. L’uso di questo sistema però permette la compatibilità con i diversi dispositivi citati prima.
L’uso esclusivo di app UWP dovrebbe rendere il tutto anche più sicuro rispetto alla normale versione di Windows 10. Polaris dovrebbe risultare molto più veloce e leggero con il malus di non poter più fare affidamento ad applicazioni famose. Per evitare questa situazione sono al lavoro su una specie di sistema di emulazione che permette l’uso di app come Paint anche sulla nuova versione.
Polaris dovrebbe vedere la luce solo nel 2019 e i più interessati sono curiosi di sapere se saranno riusciti a correggere il tiro rispetto a 10 S.