Hygrobot è il nome dato a piccole entità simili a robot, capaci di movimenti alimentati solo dall’umidità. Il termine, così come la rispettiva ricerca, sono opera di un gruppo di ricercatori presso l’Università Nazionale di Seoul in Corea del Sud.
Il documento è stato pubblicato da Science Robotics. Esso spiega l’idea di un robot alimentato dall’umidità come le piante. Infatti, trattasi di un’altra entità in grado di reagire con il movimento quando esposta a stimoli esterni, come acqua o umidità. Il livello di movimento a cui si fa riferimento nel mondo vegetale è minimo, quasi impercettibile. Questo tipo di tecnologia autoalimentata non è infatti pensata per smartphone o altri dispositivi più potenti. I ricercatori spiegano come la tecnologia dietro gli hygrobots potrebbe essere utile in settori come quello militare e quello della medicina.
Hygrobots, tramite l’umidità, possono muoversiaiutando a somministrare farmaci e non solo
Ad esempio, uno dei vantaggi di questa forma naturale di generazione di energia è la sua purezza – per la mancanza di tossine. Dunque, è ideale per l’uso di microrobot in generale. Usati durante le operazioni mediche o come mezzo per distribuire i farmaci all’interno del corpo sono due dei benefici più proposti. Entrambi sono anche esempi che evidenziano la necessità per i microbot di muoversi e adempiere ai loro doveri senza mezzi di alimentazione convenzionali (e potenzialmente pericolosi per noi).
L’immagine in alto dimostra questo punto in quanto il colore blu visibile rappresenta “una scia di antibiotici” lasciata da un hygrobot (alimentato dall’ambiente) quando si muoveva attraverso i batteri. Inoltre, i ricercatori suggeriscono che gli hygrobots potrebbero essere ottimizzati per rispondere anche attraverso l’inclusione di sensori in modo simile a specifiche molecole di gas.