Questi prodotti solitamente hanno un design molto simile ai prodotti originali, incluso il marchio, il cui clonaggio rappresenta il vero reato in sé, ma che sono costituiti da un hardware di fascia bassa e che rivelano la loro infima qualità anche solo accendendo il dispositivo (almeno per gli utenti esperti).
I dati di cui andremo a parlare arrivano da AnTuTu, la più nota app di benchmarking (un insieme di test software volti a fornire una misura delle prestazioni di un dispositivo) di smartphone del mondo, sviluppato e particolarmente diffuso in Cina. L’analisi in questione ha preso in esame un totale di 17’424’815 device i cui proprietari hanno volontariamente sottoposto i propri telefoni alla verifica. Da questa è risultato che circa il 2,5% di questi erano cloni, quindi assolutamente contraffatti.
È necessario tener presente che questi numeri non possono in alcun modo rappresentare adeguatamente il fenomeno per due motivi: innanzitutto il campione assolutamente piccolo di dispositivi che sono stati sottoposti dagli utenti al benchmark, che nonostante possa sembrare un numero grande, è nell’ordine delle decine di milioni, mentre nel mondo gli smartphone sono numericamente nell’ordine dei miliardi (si dice siano più del numero persone).
In secondo luogo va considerata la fascia di utenza che può aver utilizzato uno strumento così consapevole come un app di controllo delle prestazioni hardware, la quale solitamente ha delle conoscenze o competenze che le permette di distinguere un modello di smartphone palesemente clonato; mentre di solito gli utenti più suscettibili di cadere nelle trappole dei tuffatori sono molto meno consapevoli dal punto di vista dell’alfabetizzazione tecnologica.
Fatte queste dovute premesse, andiamo a vedere i risultati dello studio di AnTuTu: Samsung è il marchio più clonato in assoluto e suoi sono 7 dei 10 smartphone più clonati nel 2017. In particolare il Samsung Galaxy S7 Edge in versione europea che costituisce il 4,94% dei clonaggi, seguito immediatamente dalla sua versione cinese che si ferma al 2,94%. Terzo posto per la versione standard del Galaxy S7. Gli altri 4 modelli presenti sono i W2016 e W2017 (ovverosia i top di gamma a conchiglia disponibili solo in Asia), il Galaxy S7 Edge in versione statunitense e infine il Galaxy S8 Plus in versione cinese.
Gli altri tre dispositivi sono l’iPhone 7 Plus, che è il telefono non cinese più venduto in Cina nella sua versione originale prodotta in California, e altri due dispositivi molto diffusi a levante, vale a dire OnePlus 3T e Xiaomi Mi 5.
L’acquisto di questi dispositivi è fortemente sconsigliato giacché gravato da possibili ripercussioni legali oltreché da possibili problemi di sicurezza legati alla scarsa qualità di tutti i componenti, incluse le batterie (e sappiamo bene come il 2016 sia stato gravato del problema delle batterie esplosive per l’azienda originale, quindi figuriamoci)