Ogni volta che cerchiamo uno smartphone nuovo guardiamo le specifiche del telefono. Senza applicazioni con cui poter sfruttare certe caratteristiche sarebbe inutile puntare su un dispositivo premium piuttosto che per uno normale. La filosofia degli sviluppatori di Android è che sono le applicazioni che danno vita ai dispositivi e per questo quelle presenti su Google Play devo poter dare il massimo. Lo store della grande G si impegna a fondo per offrire un’esperienza sicura e affidabile.
Gli sviluppatori hanno rimosso ben più di 700.000 applicazioni, 70% in più del 2016, in quanto hanno violato le norme dello store. Non solo hanno rimosso quelle dannose, ma sono anche stati in grado di identificare e agire prima che queste potessero causare problemi. A detta loro il 99% delle app contenenti qualcosa di offensivo sono state bloccate prima di anche solo un’installazione
.Grazie all’esperienza ottenuto hanno sviluppato nuovi modelli e tecniche di rilevamento in grado di identificare i recidivi e le reti di sviluppatori con cattive intenzione su larga scala. Oltre le app anche più di 100.000 sviluppatori sono stati allontanati da Google Play rendendo più difficile creare account per tentare di pubblicare altre serie di app dannose.
Le principali cause che hanno portato all’eliminazione delle app sono state l’imitazione, contenuti inappropriati e per possibili contenuto dannosi.
Certe app sfruttavano la notorietà di altre per fare download facili e guadagnare sulle pubblicità. I numeri parlano di più di un quarto di milione di cancellazioni in merito. Per quanto riguarda contenuti inappropriati, come pornografia, violenza estrema o attività illegali si è migliorato il sistema di apprendimento automatico così da facilitare il lavoro umano nell’identificazione. Grazie all’introduzione di Google Play Protect nel 2017 il numero di app contenenti malware, trojan e virus sono state ridotte più del 50%. Numeri comunque grandi considerando la difficoltà che si fa nell’identificarle.