La versione più innocua è quella che vediamo ormai in qualsiasi negozio di elettronica, un piccolo marchingegno dotato di eliche e, quasi sempre, di macchina fotografica.
Proprio questa caratteristica rischia di diventare un problema per la privacy, dal momento che il drone può essere utilizzato per scattare foto e riprendere video anche a grandi distanze e senza che gli osservati se ne accorgano.
Certo, probabilmente le eventuali infrazioni della privacy sono involontarie nella maggior parte dei casi, ma è sempre bene avere un occhio di riguardo e capire come tutelarsi.
Il metodo che andremo ad illustrare è in realtà semplicissimo ed è stato dimostrato per la prima volta da un gruppo di ricercatori dell’università israeliana Ben Gurion. Non richiede nessuna attrezzatura specifica e può essere eseguita da praticamente chiunque abbia un po’ di curiosità e un PC con sistema operativo Linux
La tecnica illustrata dai ricercatori è perfettamente legale e non intacca in alcun modo il drone né forza la cifratura dello stesso.
Ben Nassi, coordinatore del progetto spiega: “Prima si poteva solo rilevare un drone, ora abbiamo la possibilità di verificare se stia trasmettendo dati o meno” e ciò viene fatto sfruttando il flusso di dati creato dai droni con funzione FPV (First Person View).
Se si ha il sospetto che qualche drone nei paraggi stia trasmettendo dati, è sufficiente intercettare il segnale dei dati trasmesso dal drone e verificare il suo andamento: se muovendo un oggetto riflettente davanti ad una finestra oppure accendendo e spegnendo la luce davanti alla finestra, doveste notare un cambiamento nel segnale (generalmente dei picchi molto pronunciati) allora quasi sicuramente il drone nei paraggi sta trasmettendo immagini che riprendono la vostra finestra.
Chiaramente non è un test sicuro al 100%, in quanto i dati che vedete sotto forma di picchi del segnale potrebbero essere provocati da tantissimi altri fattori, come ad esempio movimento degli alberi oppure riflessi luminosi di specchi d’acqua o molto semplicemente… non state osservando un drone!
Se foste interessati all’esperimento completo, i ricercatori hanno realizzato un breve video, che si può trovare su Youtube, chiamato ironicamente Game of Drones e accompagnato dalla colonna sonora della famosa serie tv.
Nel video i ricercatori mostrano chiaramente i picchi nel segnale e come essi corrispondano alle variazioni di luminosità all’interno della stanza che il drone sta riprendendo dall’alto.
In fondo all’articolo potrete trovare il link al video, in modo da vedere con i vostri occhi lo svolgersi dell’esperimento e poter trarre le vostre conclusioni.
Game of Drones: l’esperimento dell’Università Ben Gurion in Israele