Le informazioni a tale riguardo sono state rilasciate da Fabio Assolini, senior security analyst di Kaspersky. “La disperazione e la creatività di questi truffatori di WhatsApp hanno fatto molta strada, e questa volta offrono ‘assicurazione sanitaria gratuita’ per 1 anno per conto di Unimed“, ha spiegato nel suo account Twitter lunedì. Come la maggior parte delle truffe eseguite dall’app, i criminali utilizzano il phishing per attirare le vittime.
Con questa tattica, l’idea è di far sì che gli utenti stessi inviino le loro informazioni personali e bancarie su pagine apparentemente reali. Nella maggior parte dei casi, le promozioni o le informazioni false a cui l’utente è debitore sono usate come esca per attrarre più vittime. In altre situazioni, vengono completate le pagine complete delle società per accedere ai dati privati.
Nella campagna Unimed, il messaggio dei cybercriminali guida gli utenti a fare clic su un link per qualificarsi per il periodo di assicurazione sanitaria gratuita. Quando si accede alla pagina, si deve rispondere a tre domande rapide. Per incoraggiare gli utenti a completare il processo, la campagna informa la quantità di “alleanze libere disponibili”.
Dopo aver risposto alle domande, si deve condividere “condividi questa campagna con tutti gli amici e gruppi su WhatsApp“. La pagina possiede anche supposti commenti da parte di persone che hanno avuto successo nell’applicare il piano sanitario gratuito.
Su Twitter, Unimed ha confermato che la campagna è una bufala. “Si prega di notare che si tratta di un messaggio falso che sta circolando nei gruppi WhatsApp su una campagna in cui Unimed offre piani sanitari totalmente gratuiti. Vi chiediamo di non vedere il link perché si tratta di un virus“, ha messo in chiaro la società.
Come con le truffe multiple nell’applicazione di messaggistica, non vi è alcun rischio se hai appena ricevuto il messaggio. Il problema si verifica quando informazioni personali come il numero di telefono, ad esempio, vengono inserite nella pagina inviata dai criminali informatici. Il consiglio principale è sempre di diffidare delle promesse esagerate e verificare se le informazioni sono reali sul sito web dell’azienda o sull’ente governativo.
Inoltre, quando condividi il link, più persone sono esposte a tale campagna dannosa. Se questo è il tuo caso, rendilo noto. L’idea è quella di impedire che i contenuti continuino a essere condivisi in WhatsApp. Gli esperti indicano anche l’uso di programmi che contengono la funzione di blocco anti-phishing, in grado di analizzare le minacce e bloccarle all’istante.