E’ stata la Deutsche Bank ad aver recentemente allertato gli investitori di criptovalute od i probabili tali circa i grossi pericoli in cui si potrebbe incorrere percorrendo la suddetta attività. Stando a quanto affermato da Markus Mueller, il Global Head of Investment dell’Istituzione, chi investe in criptovalute, infatti, deve considerare il rischio di poter perdere tutto.
Perdere tutto, è quanto accaduto a molti sciagurati investitori giapponesi che hanno deciso di affidare la gestione del Nem, famosissima criptovaluta asiatica, al portale CoinCheck, negli scorsi giorni vittima di quello che è stato definito il più grande furto della storia della criptovaluta compiuto per mezzo di un attacco hacker, in seguito al quale la piattaforma avrebbe registrato la perdita di oltre 400 milioni di dollari, ovvero 58 miliardi di yen.
400 milioni di dollari derubati, è il più grande furto nella storia delle criptomonete
Lo scorso 26 Gennaio, CoinCheck, tra le più importanti piattaforme di scambio e gestione di criptovaluta con sede a Tokyo, è stata vittima di uno degli attacchi hacker più potenti di tutti i tempi, un’operazione che si è conclusa portando a casa il bottino più alto della storia della moneta digitale. In realtà, risulta difficile definire esattamente quale sia la somma sottratta dal portafoglio virtuale della piattaforma, ciò a causa dell’alta volatilità della moneta stessa, il cui valore è in una fase di forte instabilità e continua a subire riduzioni ed incrementi.
Approssimativamente la somma derubata s’aggira sui 400 milioni di dollari, mentre gli utenti vittime del furto sarebbero circa 260 mila. Il furto, secondo le prime ricostruzioni effettuate dagli esperti, sarebbe stato facilitato dalla presenza, sulla piattaforma, dell’hot wallet, il portafoglio virtuale in cui viene depositata la moneta degli utenti e che, al contrario del cold wallet, adotta una modalità di connessione esterna, e per tale motivo maggiormente esposta all’eventualità di un attacco hacker.
Il Ceo di CoinCheck ha tuttavia affermato che agli utenti vittime del furto verrà rimborsato, a tempo debito, il 90% della somma perduta in seguito all’attacco, annunciando di star collaborando con altre piattaforme in modo tale da riuscire a rintracciare il Nem che gli hacker hanno abilmente sottratto dal wallet del portale. Intanto, gli sviluppatori di CoinCheck hanno disabilitato alcune funzioni della piattaforma per poter maggiormente effettuare controlli e indagini, incluse le nuove registrazioni.