L’algoritmo usato rileva l’età dell’utente, i dispositivi posseduti, le proprietà immobiliari, il livello di istruzione e il luogo di residenza. Lo scopo è fare un’accurata stima del loro status socioeconomico, con uno dei tre possibili risultati. Una delle categorie è “Classe media”. Le altre due categorie non sono state specificate, ma è probabile che siano state progettate per persone che sono al di sopra e al di sotto di ciò che Facebook ritiene sia la classe media. Un esempio di un albero decisionale utilizzato dall’algoritmo di Facebook può essere quello nella galleria di immagini in fondo all’articolo.
Gli utenti potrebbero non sentirsi a proprio agio nel condividere determinate informazioni come il loro reddito annuale con il social network. La tecnologia è descritta come destinata a servire gli inserzionisti di Facebook.
L’obiettivo è la ricerca di strumenti digitali più mirati di quelli a disposizione per raggiungere i dati demografici previsti.Indipendentemente dal fatto che finisca per essere commercializzato, è probabile che il brevetto attiri ulteriori critiche pubbliche a Facebook. Infatti, il social è già stato criticato per le sue pratiche di marketing negli ultimi tempi. Le ultime controversie di questo tipo sono emerse nel corso del 2017. Alcune unità di Facebook sono state accusate di aver aiutato gli inserzionisti a colpire adolescenti che si sentono “senza valore” e persone che si descrivono pubblicamente come antisemiti e razzisti. L’azienda è stata anche ripetutamente accusata di manipolare le persone a diventare dipendenti dalla rete. In tal modo il social, massimizzando il tasso di coinvolgimento, aumenta di conseguenza i profitti.
L’amministratore delegato Mark Zuckerberg ha riflettuto su tali accuse. Egli ha affermato che ha cercato di rendere la piattaforma più vantaggiosa per il benessere delle persone. In particolare, ha ridotto la media di utilizzo quotidiano del servizio di 50 milioni di ore attraverso alcune modifiche, tra cui un News Feed rinnovato.