L’evoluzione dell’industria dei contenuti e dello spettacolo non si arresta mai. Alla tv tradizionale ci sono ormai molte alternative, come i servizi on-demand o internet tv, che danno la possibilità di guardare i propri programmi, serie tv, film preferiti su tablet, pc, smartphone, dentro o fuori casa. Tutto questo è possibile però solo grazie a connessioni ultra veloci di nuova generazione: fino a qualche anno fa tutto ciò infatti sarebbe stato impensabile o estremamente scomodo.
L’IRT (Istituto tedesco sulle tecnologie broadcast) vuole proprio utilizzare le connessioni di ultima generazione 5G per diffondere i canali TV su larga scala. Per fare questo ha avviato un progetto di ricerca e sperimentazione, affiancato da Rohde & Schwarz e Kathrein, aziende che si occupano di radiodiffusione di segnali televisivi, ma anche dagli operatori Telefónica Deutschland e Bavarian public broadcaster Bayerischer Rundfunk (BR). In questo ambizioso progetto sono coinvolti anche la Rai, la Bbc e l’EBU (Unione Europea di Radiodiffusione). Anche l’italia dunque darà il suo contributo a questa importante sperimentazione.
Sky, Mediaset e Rai potrebbero sfruttare la connessione 5G
I test verranno svolti in Germania, per la precisione in una regione bavarese, al fine di verificare le funzionalità broadcast FeMBMS, ovvero Further evolved Multimedia Broadcast Multicast Service, che non sono altro che un’evoluzione dei eMBMS, servizi utilizzati tradizionalmente sulle reti Lte.
L’obbiettivo è quello di fornire ai consumatori nuove funzionalità e nuovi servizi, fruibili attraverso milioni di dispositivi mobili. Servizi cacth-up, social, live tv, queste le innovazioni che probabilmente diventeranno presto realtà. I test sono ancora nella fase iniziale, le prime trasmissioni infatti avverranno negli ultimi mesi del 2018.
Birgit Spalmer-Ulmer, Director of Production and Technology di BR si mostra molto fiduciosa della buona riuscita della sperimentazione: ” Alcune caratteristiche del 5G sono nativamente vicine ai parametri classici dei sistemi broadcast. Ciò abilita nuove possibilità di trasmissione economica e maggiormente diffusa dei canali TV. Siamo entusiasti di testare la rete broadcast del futuro usando le nostre infrastrutture.”
Se i test andranno a buon fine come gli addetti ai lavori si auspicano la nuova modalità di servizio broadcast verrà standardizzata per poi essere effettivamente utilizzata su larga scala. Questo è solo uno dei primi passi verso l’introduzione del nuovo digitale terrestre DVBT2, che, secondo la roadmap stabilita, sarà acceso il primo luglio 2022 in banda sub 700. La tabella di marcia è stata stabilita dal disegno di legge di bilancio, in particolare l’art.89 “Uso efficiente dello spettro e transizione alla tecnologia 5G”. Dai broadcaster televisivi si assisterà quindi al passaggio agli operatori a banda larga mobile.