Sky, nonostante alcuni nostri precedenti articoli, a quanto pare ha deciso di ripensarci. I prezzi annuali degli abbonamenti non aumenteranno, ogni cliente andrà a pagare esattamente la stessa cifra pagata ad ottobre 2017.
Verso la fine dello scorso anno, Sky ha deciso di abbandonare la fatturazione mensile per abbracciare quella ogni 28 giorni. Il risultato, esattamente come è accaduto per gli operatori telefonici, è stato di portare gli utenti a pagare l’abbonamento annuale circa l’8,6% in più rispetto ai prezzi precedentemente imposti.
Il trucchetto, infatti, è stato favorevole per le aziende del settore. Rinnovando la promozione ogni 28 giorni si guadagnavano 3 giorni al mese che, sommati per tutto l’anno, davano come risultato un mese in più da pagare annualmente. I rinnovi pertanto non erano più 12, bensì 13.
A Dicembre è intervenuto il Parlamento Italiano obbligando tutte le aziende a tornare alla fatturazione mensile. Fino a qui tutto sembrerebbe girare per il verso giusto, ma arrivano i primi problemi.
Sky ci ripensa, i prezzi degli abbonamenti non aumenteranno
Con il rinnovo mensile (e non più ogni 28 giorni) alcune realtà hanno pensato di aumentare i prezzi, in modo da continuare a guadagnare quel tanto che avevano ottenuto con la fatturazione ogni 4 settimane.
Sky ha preso una importante decisione, comunicata ufficialmente in tutte le bollette distribuite in questi giorni ai propri clienti. Sulle stesse si legge: “Come previsto dalla legge 172/2017, dal 1 Aprile la fatturazione dell’abbonamento sarà mensile (e non più ogni 4 settimane). Il costo annuale dell’abbonamento in oggetto resterà invariato, resterà uguale a quello stabilito ad Ottobre 2017“.
In altre parole, il costo totale del vostro contratto non cambierà (calcolato sommando tutte le 12 mensilità) e dal 1 Aprile le bollette saranno calcolate mensilmente e non più ogni 28 giorni.