Arrivano brutte notizie sul fronte Wind. Dopo TIM e Vodafone, anche il primo provider italiano si è pronunciato in maniera definitiva sul cambiamento contrattuale che introdurrà nuovamente i pagamenti ogni 30 giorni (grazie alle legge 172 del 4 dicembre 2017).
La compagnia, nelle scorse settimane, ancora non aveva sciolto il nodo sull’eventuale aumento della tariffa mensile. Ebbene, proprio come i gestori rivali, anche Wind ha scelto di non variare il costo dell’abbonamento annuale.
Tutti i clienti saranno costretti a pagare un rinnovo in meno, ma con qualcosina in più.
Wind penalizza i contratti per la linea fissa
Ad essere penalizzati dal discorso sono tutti coloro che hanno attivo un contratto per la telefonia fissa. Wind applicherà l’aumento mascherato dell’8,6% senza concedere nulla in cambio.
Un bonus per gli abbonati a piani mobile
Diverso il discorso per chi ha un contratto di telefonia mobile. A differenza di TIM e Vodafone, la compagnia in cambio della modifica unilaterale del contratto offrirà il 10% per tutte le soglie di minuti, sms e GB per la navigazione internet.
Inoltre, alcune offerte ricaricabili come le All Inclusive al momento non saranno gravate della modifica.
Come da prassi, Wind offre ai clienti trenta giorni, a partire dalla decorrenza della modifica, per disdire il proprio rapporto senza incorrere in penali o sanzioni.
Le prime bollette (o rinnovi) con cadenza mensile saranno disponibili a partire dal prossimo 5 Aprile.