Il motivo per cui il chip non alimenta l’app fotocamera dell’azienda è legato alla natura dei miglioramenti che offre. Molti di essi derivano dalle funzionalità HDR + che lo strumento di Google supporta già in modo nativo. Lo stesso è avvenuto per Pixel 2 e Pixel 2 XL.
Google ha dichiarato che la sua app per la fotocamera è già stata ottimizzata al massimo per Android. Invece, il Pixel Visual Core è destinato principalmente a migliorare le prestazioni del software di imaging di terze parti in modo da portarlo più in linea con i prodotti di Google. A causa di questo stato di cose, i possessori di Pixel 2 e Pixel 2 XL non ritengono di perdere miglioramenti significativi quando utilizzano l’app Fotocamera per scattare immagini invece di farlo con app come Instagram.
Un’eccezione potrebbe essere la differenza di efficienza energetica tra l’app Fotocamera e le alternative di terze parti. Infatti, il software di Google utilizza Snapdragon 835 di Qualcomm per elaborare le fotografie. Il Pixel Visual Core gestisce tutti gli algoritmi pertinenti nelle app supportate. L’app Camera non è ancora fortemente ottimizzata per un tale caso d’uso e potrebbe non essere in grado di fare la differenza a meno che non si ha a che fare con campioni grandi. Tra l’altro, la maggior parte delle app attualmente supportate già utilizzano molta più batteria semplicemente essendo attive, indipendentemente dal fatto che stiano scattando o meno delle immagini.
Le funzionalità di Pixel Visual Core sono disponibili per gli sviluppatori tramite l’API di Android Camera. Esse possono essere utilizzate su Pixel 2 e Pixel 2 XL con Android 8.1 Oreo dotato di patch di sicurezza del febbraio 2018. La linea Pixel 3 di Google sfrutta probabilmente un chip simile, su misura; resta da vedere se l’azienda ancora una volta si avvarrà dell’aiuto di Intel.