L’operatore di Poste Italiane ha infatti deciso di adeguarsi alla legge 172/17, ma senza gravare sulle tasche dei suoi utenti per rientrare nei costi che questa riforma prevede: la fatturazione tornerà a 30 giorni, ma non ci saranno aumenti nei prezzi delle tariffe.
Questo passaggio che potrebbe sembrare ovvio, non è per niente scontato. Infatti, passando dalla fatturazione ogni 28 giorni a quella ogni 30, le compagnie telefoniche (e non solo) perdono una mensilità di guadagni, fatturandone 12 invece di 13. Questo ha indotto i maggiori competitor ad aumentare i costi per rientrare nella spesa, a volte offrendo una maggiorazione anche dei contenuti dell’offerta, che comunque comportano un aumento importante nella spesa finale dell’utente.
Poste Mobile invece, decidendo di non aumentare i prezzi, farà risparmiare ai propri clienti cifre pari all’8,6% della propria tariffa attuale.
L’unico appunto fatto dalla compagnia italiana riguarda le modalità di rinnovo e le loro tempistiche, che ovviamente saranno diverse.
La fatturazione e il rinnovo delle offerte avverrà nello stesso giorno ogni mese per tutti gli utenti che hanno un’offerta Poste Mobile attiva: se il rinnovo è previsto per il 5 di aprile (data del passaggio alla nuova fatturazione), i successivi rinnovi saranno sempre il giorno 5 del mese. Se invece la promozione si rinnova il 31 del mese, nei mesi con un giorno in meno si dovrà calcolare che la promozione verrà rinnovata il 30 e non l’1.