Da sempre i siti hard e le ricerche correlate a questo argomento sono veicoli importanti per la trasmissione di virus informatici, ma a quanto pare l’evoluzione tecnologica non solo ci ha dato la possibilità di sfruttare il nostro telefono come se fosse il nostro PC, ma lo ha anche esposto agli stessi rischi.
Secondo i dati rilasciati da Kaspersky Lab, l’azienda specializzata in antivirus e sicurezza informatica, relativi all’anno 2017, 1.2 milioni di utenti Android hanno avuto problemi al proprio device causati proprio da ricerche hot o da click su immagini o link di contenuto hot.
Si tratta di virus “nascosti” dietro contenuti per adulti che vengono scaricati sul proprio smartphone più o meno consapevolmente dagli utenti (molto spesso si tratta di pop-up
su cui si preme per errore o nel tentativo di chiuderli) e finiscono con l’intaccarlo in maniera subdola. A volte scaricano applicazioni da terze parti indesiderate, a volte si limitano a consumare molto rapidamente la batteria, ma nei casi più gravi si arriva addirittura a sottoscrivere abbonamenti non richiesti che esauriscono il credito. Un fenomeno molto più diffuso di quanto si possa pensare dal momento che, come abbiamo detto sopra, vengono infettati circa un quarto dei 4.9 milioni di utenti che segnalano virus e si verifica maggiormente rispetto a quanto accada sui PC.Kaspersky non ha rilasciato nessun dato riguardante l’azienda di Steve Jobs, concentrandosi maggiormente su Android, in quanto sistema operativo mobile più diffuso al mondo, ma questo non vuol dire che iPhone e affini siano immuni da questo fenomeno.
È sempre meglio fare molta attenzione ed evitare di cliccare su link o immagini equivoche, soprattutto se non sono state cercate volontariamente, ma sono apparse all’improvviso sul nostro schermo.