Apple è sempre stata un po’ gelosa dei propri prodotti, in tutto e per tutto, forse anche troppo protettiva nei loro confronti. Da questa loro gestione non si salvano neanche gli emoji della compagnia, creati nel 2011 e protetti da copyright. Da qualche tempo la società di Cupertino ha iniziato ad avere un linea dura sull’uso di questi ideogrammi elettronici.
Vietato l’uso agli sviluppatori di terze parti
Non è una novità che gli sviluppatori usino gli emoji per pubblicizzare le app. È una consuetudine anche per applicazione del calibro di WhatsApp e Slack che sono tra l’altro le principali parti in campo a lamentarsi della politica di Apple nell’ultimo periodo tanto che sono arrivate a cambiare il loro set.
Un ingegnere di Instagram, Ryan Nystrom, che stava lavorando su un’applicazione di notifica GitHub ha pubblicato su Twitter un rifiuto della compagnia della mela. Il post indica che aveva violato la regola App Store 5.2.5 “Le app e le estensioni, incluse le tastiere di terze parti e i pacchetti di adesivi, potrebbero non includere Apple emoji”. WhatsApp ha introdotto il proprio set nell’ottobre del 2017 e si è rifiutata di commentare tale situazione Slark ha il presentato martedì 8 febbraio limitandosi a dire che a secondo del sistema del operativo dello smartphone la visualizzazione sarà diversa.
A quanto pare Apple sta applicando la regola 5.2.5 sempre in maniera più aggressiva, ma non in modo coerente. Sono già presenti dei casi in cui nonostante un iniziale rifiuto da parte della compagnia, per la presenza dei loro Emoji, poi sia arrivata l’approvazione dell’applicazione, anche senza cambiamenti. Comunque molti sviluppatori sono in allerta in quanto hanno paura di vedere la loro applicazione tirata giù dall’App Store e stanno correndo ai ripari.
Non si capisce il perché di questo comportamento, considerando che sono solo pixel colorati senza nessun significato nascosto.