La loro raccolta fondi comprende spesso donazioni monetarie, regali, campagne pubblicitarie… insomma tutti i modi possibili e immaginabili in modo da migliorare la vita di alcuni bambini e loro madri che si trovano in una situazione disagiata, povertà, guerra.
Per essere al passo con i tempi e cercare di avere sempre più risorse, poco tempo fa la sezione francese dell’UNICEF ha proposto di aiutare i bambini siriani colpiti dalla guerra grazie alle monete virtuali. E’ nato così il progetto Game Chaingers ed è destinato ai video giocatori in grado di entrare in una blockchain, chi già ne fa parte e chi vorrebbe entrare a far parte dell’iniziativa.
Come funziona dettagliatamente questo progetto? L’UNICEF è in cerca di programmatori o altri esperti di schede grafiche in grado di minare le schede di certi utenti, computer e “prelevare” una certa quantità di denaro virtuale. Ovviamente le schede video che verrano attaccate non saranno casuali ma prese da una lista di aderenti. Si tratta quindi di una raccolta fondi del tutto moderna e al passo con i tempi, è infatti stata scelta la moneta virtuale Ethereum proprio perché è la migliore, la più usata e nella lista delle monete virtuali si trova al secondo posto per popolarità e uso. Per minare è però necessario essere in possesso di un’ottima scheda grafica, spesso posseduta da sviluppatori, programmatori e videogamer e un sistema operativo come Liniux o Windows.
Perché l’uso della blockchain Ethereum? Recentemente le monete virtuali stanno ricevendo sempre più un crescente successo con numero di membri che entrano a far parte della sua rete e anche di soldi depositati. Rispetto all’euro e al dollaro ha infatti un potere d’acquisto molto elevato rispetto alle altre, tanto da essere la seconda nell’ordine delle monete virtuali al momento disponibili. Inoltre Ethereum è una delle monete di facile mining da un normale computer per poi essere trasferito nel portafoglio virtuale dell’UNICEF.
Come entrare a far parte del progetto per donazione? Bisogna semplicemente installare nel proprio computer il software “Claymore Mining Software” e l’utente che ha installato il software può iniziare e finire il mining quando vuole, generando un portafoglio virtuale che andrà direttamente a far parte del portafoglio virtuale posseduto da UNICEF. Si tratta inoltre di una donazione dall’estrazione di Ethereum. Rendi disponibili solo il tempo, le attrezzature e l’elettricità, che generano criptovaluta, quindi denaro per l’UNICEF. In base a chi avrà installato il software, UNICEF riceverà una lista di tutti i download e tramite determinate tecniche informatiche verranno prelevati dai programmatori facenti parte del progetto, i soldi contenuti il portafoglio virtuale e trasferiti in quello di UNICEF.
Il progetto terminerà il 31 marzo 2018 e per il momento, essendo nato da poco, il progetto ha già raggiunto circa 500 membri (489 utenti per l’esattezza) e un fondo di poco più di 1000 euro, quindi per fine marzo si prospetta un grande aumento del fondo.