Con il decreto firmato dal Governo Italiano, a partire dal 4 Aprile 2018, tutti gli operatori telefonici italiani (Vodafone, TIM, Wind e TRE) e le pay TV (Sky in primis) sono costretti a tornare ad una fatturazione mensile, abbandonando definitivamente i rinnovi ogni 28 giorni.
Per mesi abbiamo sperato di non assistere ad un aumento effettivo dei prezzi, ma purtroppo abbiamo sperato invano. A partire dal 5 Aprile tutte le offerte dell’operatore in questione subiranno un aumento dell’8,6% rispetto all’attuale prezzo di listino.
Se fino ad ora avevate pagato 10 euro ogni 4 settimane, a partire dalla data in oggetto sarete costretti a sborsare 10,86 euro al mese. Sia chiaro, da un punto di vista annuale non ci saranno differenze effettive. Prima infatti pagavate 10 euro con 13 rinnovi all’anno, ora invece 10,86 euro con 12 rinnovi. Il risultato finale è esattamente lo stesso, ma siete ugualmente costretti ad una spesa mensile superiore.
La notizia, tuttavia, che ha fatto davvero infuriare i clienti riguarda il non aumento dei contenuti. A differenza di Wind e TIM, infatti, Vodafone aumenterà solamente i prezzi e non i Giga e i Minuti contenuti nell’offerta stessa.
A partire dal 5 Aprile sarete costretti a pagare di più, ma potrete ugualmente decidere di recedere dal contratto senza spese aggiuntive. Per una simile azione, tuttavia, vi resta ancora poco tempo.