Più il 26 febbraio si avvicina, la data d’inizio dell’evento di Barcellona, più diventa difficile tenere a freno il desiderio di veder annunciato ufficialmente il nuovo dispositivo di punta di Samsung, il Galaxy S9. Come con i dispositivi dell’anno scorso, esistono più varianti dello smartphone, quelli con processori Snapdragon di Qualcomm e quelli con processori Exynos di Samsung stessa. Quest’anno gli smartphone saranno alimentati o del nuovo potente Snapdragon 845 o il, a detta dei benchmark, più potente Exynos 9810.
Il processore di Samsung batte di gran lunga quello di Qualcomm
I numeri di modello del Samsung Galaxy S9 e Galaxy S9+ erano già stati rivelati il mese scorso a seguito della loro apparizione alla Federal Communication Commission negli Stati Uniti. Gli SM-G960 e SM-G9650 sono rispettivamente l’S9 e S9+ mentre il più recente SM-G960F è l’edizione a singola-SIM che dovrebbe arrivare presto in Europa. Questo particolare modello è alimentato dal processore octa-core universarl9810 a 1,79 GHz, meglio noto come Exynos 9810.
Il dispositivo è stato testato e nel caso del single-core gli è stato assegnato un punteggio di 3648 mentre nel multi-core 8894. La RAM che accompagnava il SoC era 4 GB e il tutto era gestito da Android 8.0 Oreo.
Il dispositivo che invece montava lo Snapdragon 845, SM-G9650, ha registrato un punteggio rispettivamente di 2214 e 8296 nonostante abbia ben 2 GB di RAM in più.
L’Exynos 9810 è un chipset 10nm di seconda generazione che include quattro core di Exynos M3 con clock a 2.9 GHz e quattro core di Exynos M3 che andranno a 1.3 GHz. Il SoC include anche la grafica ARM Mali G72 MP 18. Quello di Qualcomm invece è sempre un chipset da 10nm che comprende 8 core Kyro 385 che offrono una velocità di clock fino a 2.0 GHz. È dotato della grafica Adreno 630 e del modem X120 LTE che è in grado di produrre velocità di download massime di 1.2 Gbps.