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Google Chrome: nuovo filtro per gli annunci dannosi

In previsione del rilascio del blocco degli annunci di Google Chrome, Google ha ora rilasciato un nuovo post sul blog che intende spiegare ulteriormente la funzione. Innanzitutto, non si tratta di un blocco annunci nel senso tradizionale, poiché blocca solo alcuni annunci e, di conseguenza, la terminologia utilizzata è filtro.

Pertanto, la capacità di determinare se un annuncio è considerato abbastanza invadente da essere filtrato sarà il più grande ostacolo per la funzionalità. Per ovviare a questo, Google sta attingendo ai dati degli standard Better Ads. Poiché si tratta essenzialmente di annunci che si ritiene abbiano violato gli standard per gli annunci. Ciò include diversi tipi di annunci che hanno un impatto sull’esperienza utente in modi diversi, su piattaforme diverse.

Il filtro di Google Chrome avrà effetto eseguendo prima la scansione della pagina quando viene indirizzata a un utente, ma prima che l’utente sia sulla pagina. A quel punto se il software di filtraggio rileva uno degli annunci intrusivi, quegli annunci verranno bloccati dalla visualizzazione. Sebbene questo sia solo ciò che accadrà a livello di utente, indipendentemente dal fatto che un utente stia accedendo o meno alla pagina, le pagine di esempio saranno accessibili da Chrome e verranno utilizzate per un giudizio sul sito nel suo insieme. Questo giudizio è abbastanza rudimentale (pass, warning o fail) e sarà ulteriormente determinato dal numero di annunci intrusivi trovati durante la scansione. L’esito del giudizio sarà quindi riprodotto nell’esperienza dell’utente.

L’intento della nuova funzionalità è evitare annunci intrusivi che hanno un impatto sull’esperienza utente complessiva.

Ad esempio, prima di filtrare gli annunci, Chrome verificherà se la pagina indirizzata fa parte di un sito con un contrassegno negativo o no. A seconda dei risultati di tale riferimento incrociato, gli annunci discutibili verranno bloccati. Quei siti che sono stati giudicati non conformi agli standard saranno avvisati della valutazione e avranno trenta giorni per rettificare l’uso degli annunci o affrontare un blocco di annunci più diffuso. Secondo Google, le prime ricerche sull’uso del filtro degli annunci si sono dimostrate vantaggiose con un certo numero di siti che avevano precedentemente fallito. Dal punto di vista dell’utente, l’effettivo atto di bloccare gli annunci apparirà sul cellulare insieme all’opzione per l’utente di scegliere se mostrare gli annunci.

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Pubblicato da
Rosalba Varegliano