Ovviamente nessuna promessa di regalo che gira su Whatsapp è veritiera e serve solo ad indurre l’utente a riempire dei moduli con i propri dati personali, che poi verranno usati a sua insaputa.
Negli ultimi giorni però su internet stanno girando degli articoli che parlano di multe ai clienti delle maggiori compagnie telefoniche quali Wind, Tre, Vodafone e Tim. Ma perché i clienti di queste compagnie dovrebbero ricevere una multa?
Bene, qui si nasconde la truffa. Il messaggio infatti contiene un indirizzo internet da visitare e che conterrebbe la pagina internet in cui si dovrebbe effettuare il pagamento. La cifra da pagare varia, a seconda di dove si legge la notizia. Da alcune parti è riportato 250 euro, in altre parti 300 fino ad arrivare addirittura a 500 euro da pagare. La truffa
però sembrerebbe essere molto “signorile”: infatti l’utente avrebbe la grande possibilità di pagare il suo debito addirittura in due rate ( 250 euro prima e 250 euro in seguito ).Ovviamente gli articoli che si trovano su internet servono semplicemente da monito a tutte quelle persone che si chiedono se effettivamente sia vera questa multa e, ovviamente, bisogna dissociare le compagnie telefoniche che non c’entrano niente in tutto questo.
Non bisogna mai credere in questi messaggi che circolano nella rete, ne tanto meno dare i propri dati o effettuare pagamenti a persone sconosciute.
Su Whatsapp purtroppo non è l’unica che sta girando di recente. Tra le più note sicuramente ci sono i buoni sconto di famose catene di supermercati come Conad o Lidl, che richiedono la compilazione di alcuni sondaggi o questionari atti a sottrarre informazioni personali da poter riutilizzare. O di recente, nella Giornata Mondiale della Nutella, un fantomatico messaggio ha fatto il giro promettendo un vasetto della famosa crema spalmabile di ben 5 Kg! Purtroppo tanti saranno stati i golosi che si sono fatti fregare dalla gola.
Queste truffe sono facilmente riconoscibili e altamente pericolose; ci raccomandiamo quindi di cancellare immediatamente il messaggio e di non divulgarlo tra i propri amici.