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Amazon ha depositato un nuovo brevetto per l’introduzione di un mini paracadute con sistema di monitoraggio traiettoria per i droni che consegneranno i nostri pacchi!

L’utilizzo di droni per effettuare le consegne dei pacchi più piccoli potrebbe salvare il pianeta. A dirlo è una ricerca condotta da Joshuah Stolaroff e dai suoi colleghi per il  Lawrence Livermore National Laboratory e in seguito pubblicata su Nature Communications.

I ricercatori infatti sostengono che utilizzare i droni in questi casi, porterebbe a ridurre l’emissione di gas serra del circa il 9%. L’impatto positivo si avrebbe anche più in generale con la riduzione del consumo di energia. Gli studi hanno identificato vari scenari di utilizzo dei droni per effettuare consegne e le hanno paragonate al sistema attuale basato su camion e veicoli a motore.

Il risultato ottenuto ha visto primeggiare i droni con un consumo di energia per chilometro inferiore ai veicoli. Ovviamente la ricerca ha tenuto conto del peso utile che il drone può trasportare, ossia circa mezzo chilo. L’aspetto negativo è che la consegna tramite droni necessità di una copertura maggiore da parte dei corrieri. Questo si traduce in più magazzini organizzati meglio sul territorio.

Nel caso in cui mancasse questa efficienza logistica, i consumi potrebbero anche aumentare del 50% rispetto ai veicoli tradizionali. Ecco quindi che i vari Amazon, Google e UPS, prima di poter convertire la propria flotta in droni, dovrebbe prima effettuare consistenti modifiche nella propria distribuzione.

Tuttavia vanno considerati i continui sviluppi sia dal punto di vista della durata delle batterie, che della guida autonoma e soprattutto legale. Possiamo quindi aspettarci che questo sistema di consegna possa prendere presto piede e diventare sempre più efficiente.

 

 

 

 

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