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Huawei, da oggi si potrà controllare lo smartwatch in modo innovativo

È indubbio che interagire con il proprio smartwatch non sia semplicissimo. La problematica è dovuta soprattutto alla difficoltà di interagire con lo schermo del prodotto, che risulta ovviamente molto piccolo rispetto allo schermo del proprio smartphone.

Siamo talmente abituati a considerare i nostri smartphone come un’estensione della nostra mano da aver acquisito un tipo specifico di gestualità che risulta però inadatta all’ interazione con uno smartwatch.

La soluzione giunge con un brevetto di Huawei depositato ad aprile 2016. Non tutti i brevetti diventano poi soluzioni sulle quali le aziende decidono che vada la pena di investire per produrre prodotti innovativi. Nel caso del suddetto nuovo modello di smartwatch, si tratterebbe però di una novità veramente gradita e particolarmente utile.

L’idea è quella di avere a disposizione tutta l’area circostante allo schermo dello smartwatch per impartire comandi di gesture. Potremo quindi interagire con lo schermo toccando aree del nostro corpo come il dorso della mano, la zona del braccio che precede il cinturino e le parti sopra e sotto lo schermo dello smarwatch

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Huawei, un brevetto davvero innovativo

L’azienda big della tecnologia ha ipotizzato un sistema di sensori ad ultrasuoni ed infrarossi che ampliano lo screen. Una delle novità più accattivanti consiste nella possibilità di scrivere messaggi tracciando le lettere sul dorso della mano.

Unica avvertenza sta nel fatto che la mano debba essere perfettamente allineata al braccio e perpendicolare al corpo, altrimenti i sensori non saranno in grado di recepire i gesti e i comandi che vorremo dare al nostro smartwatch.

Non è da escludersi che questa possa essere un’idea vincente non solo per la casa di produzione cinese, ma per l’intero mondo dei wearable che da sempre faticano ad affermarsi nel mondo della tecnologia proprio perché penalizzati dalla scarsa facilità di utilizzo.

Che Huawei con il suo brevetto abbia dato inizio ad una vera e propria rivoluzione nell’ambito degli smartwatch? Staremo a vedere.

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Pubblicato da
D'Orazi Dario