Gli OEM cinesi ambiscono fortemente a conquistare il mercato statunitense poichè fonte di assoluto guadagno. Huawei e ZTE sono due società note in ambito consumer, le quali hanno cercato di imporsi anche negli USA, ma con scarso successo – almeno nel settore smartphone.
In particolare, Huawei ha lanciato alcuni dispositivi negli Stati Uniti ma ha affrontato numerosi ostacoli, soprattutto a causa delle autorità statunitensi, le quali ritengono che il governo cinese obblighi le società produttrici di smartphone a divulgare i dati sensibili degli utenti USA.
Questa sfiducia ha preso forma martedì, allorquando i direttori di sei importanti organizzazioni di intelligence statunitensi, tra cui la Central Intelligence Agency (CIA), la Federal Bureau of Investigation (FBI) e l’Agenzia per la sicurezza nazionale, hanno riferito al Comitato di Intelligence del Senato della pericolosità degli smartphone cinesi
, consigliando altresì agli utenti USA di boicottare tali prodotti.All’inizio di quest’anno, due senatori hanno depositato una proposta di legge che avrebbe efficacemente impedito alle agenzie governative di utilizzare qualsiasi dispositivo di telecomunicazione Huawei e ZTE. Sia i capi dell’intelligence che i senatori hanno citato preoccupazioni spionistiche come motivo del boicottaggio.
Tuttavia, ZTE ha risposto respingendo tutte le accuse, ritenendole infondate e promettendo allo stesso tempo di continuare a concentrarsi sul miglioramento della sicurezza generale dei suoi prodotti negli Stati Uniti.
In una dichiarazione rilasciata a Xinhua, un portavoce di ZTE ha ribadito il rispetto della legislazione statunitense, aggiungendo che ZTE sottopone quotidianamente i suoi prodotti a rigorosi test hardware e software, operando secondo “i più alti standard di business”.