E cosi, qualche giorno fa, la società produttrice di processori ha svelato al sito The Verge un prototipo di Vaunt, il nome usato per i propri smartglasses, e sembrerebbe che il modello sarebbe già in fase avanzata. Ma quello che colpisce è che il modello è in tutto simile ad un paio normalissimo di occhiali con montatura spessa ma in essa sono contenuti vari sensori, tipo bussola e accelerometro; per comunicare con lo smartphone ovviamente sono dotati di sensore bluetooth. Ma la domanda risulta ovvia.
Ebbene, questo è un altro elemento che si dissocia dal modello proposto dal Google, ovvero l’assenza di display. Le informazioni e le notifiche saranno proiettate tramite l’uso di un laser direttamente sulla retina, in una posizione al di sotto del punto in cui si ferma normalmente l’occhio. Questi occhiali mostrano le varie informazione tramite l’uso dell’app associata che si connette tramite il bluetooth dello smartphone.
Ovviamente la società spera di riuscire a portare avanti il progetto e, di conseguenza, aumentare le varie funzioni come l’uso di vari assistenti virtuali, senza però sconvolgere l’aspetto estetico che al momento risulta molto azzeccato.
Di recente inoltre si era diffusa la notizia dell’uso da parte della polizia cinese di alcuni smartglass usati per svolgere le varie attività, tra cui anche il riconoscimento e la cattura di alcuni sospettati e dalle informazioni sembrerebbe che l’esperimento sia riuscito in pieno.