Parliamo oggi dei rimborsi legati alla fatturazione a 28 giorni. Questi rimborsi potrebbero essere davvero di qualche euro, nel frattempo AGCOM sta preparando altre sanzioni.
Il compito di calcolare i rimborsi sulla base delle fatture emesse a 28 giorni spetterà agli operatori. Sarà calcolato sulla cifra che gli utenti hanno sborsato tra giugno e dicembre 2017.
Il rimborso della fatturazione a 28 giorni potrebbe essere solo qualche euro
Il rimborso che avrete diritto per la fatturazione a 28 giorni sarà probabilmente meno di 2 euro per quanto riguarda il telefono fisso. Sgranate bene gli occhi perché sul mobile il rimborso sarà meno di 1 euro. Questa è la valutazione che stanno facendo gli operatori telefonici in base alla delibera di AGCOM del mese di dicembre.
L’AGCOM nell’ultima delibera ha stabilito che gli operatori “dovranno stornare gli importi corrispondenti al corrispettivo per il numero di giorni che, a partire dal 23 giugno 2017, non sono stati fruiti dagli utenti in termini di erogazione del servizio a causa del passaggio dalla fatturazione a 28 giorni e mensile“.
In poche parole, le giornate fatte pagare di più sono 18. Quindi facendo un calcolo breve, dividendo la propria tariffa per 365 giorni e moltiplicando il risultato per 18 si ottiene il potenziale rimborso. Si parla appunto di spiccioli. Non contenti, gli operatori starebbero anche pensando di applicare i rimborsi come sconti sulle future fatture. Per finire, il tutto potrebbe essere rimandato al prossimo autunno perché la questione, secondo il TAR è congelata fino alla prossima udienza, ad ottobre.
L’ultima cosa da sottolineare è che gli operatori avrebbero applicato aumenti ai canoni lasciando intendere che si trattasse di una conseguenza al ritorno alla fatturazione 30 giorni. In realtà è stata una scelta autonoma ed è per questo che sono di nuovo sotto indagine per un presunto “cartello”.