Il progetto prevede la realizzazione di un “hardware connesso”, uno speaker, ma la compagnia dovrà prima trovare qualcuno che gestisca tutta la fornitura, la distribuzione e altre questioni logistiche di vario genere. “Soprattutto, il tuo lavoro avrà un impatto sul modo in cui il mondo vive la musica”, afferma l’elenco trapelato online. Con queste dichiarazioni è possibile confermare che il nuovo dispositivo targato Spotify sarà appunto un altoparlante, dunque uno speaker.
Il dispositivo sarà abilitato alla connessione Wi-Fi. In tal modo sarà possibile riprodurre musica in streaming direttamente dalla piattaforma. Molti dispositivi tech simili, o ad esempio soundbar wireless e così via, possono già farlo.
L’azienda potrebbe provare a competere con la concorrenza ormai affermata in questo settore, soprattutto per quanto riguarda la qualità audio. La parola d’ordine preferita del mercato al momento è “Intelligenza Artificiale” – è vista come un vantaggio competitivo necessario. Dunque, è su tale tecnologia che bisogna puntare. Spotify mira proprio a questo. Non vuole solo uno speaker che porti il nome dell’azienda, ma lo vuole Intelligente.
Fare un assistente digitale da zero è un compito monumentale (Samsung sarebbe probabilmente d’accordo), però ci sono altre opzioni. Amazon e Google sono stati abbastanza aperti nel permettere ai produttori di integrare i loro assistenti digitali, ad esempio. Vedremo come se la caverà Spotify.