Per AMD le cose si mettono decisamente male, in considerazione del fatto che la società deve affrontare le accuse mossegli a seguito delle rilevate falle di sicurezza Meltdown e Spectre riscontrate nei suoi microprocessori.
Cause che si muovono parallelamente a quelle intentate contro altre esponenti di spicco del panorama chipmaking, prima fra tutte Intel verso cui sono scattate ben 32 denunce. Ad ogni modo, il costruttore di Santa Clara ha promesso di risolvere la questione entro fine anno mettendo così fine ad una contestazione di portata internazionale.
AMD in causa per i bug Spectre e Meltdown
AMD, come del resto Intel ed ARM, si trova a fronteggiare diverse class action che si muovono seguendo alcune punti chiave fondamentali:
- AMD ha continuato a vendere processori vulnerabili a Spectre senza avvisare i consumatori e senza prevedere una rimodulazione verso il basso del prezzo a fronte di una minor sicurezza e di prestazioni ora rivalutate in negativo a seguito delle patch applicate
- AMD non è riuscita a risolvere il problema di sicurezza dei suoi microprocessori, né ha offerto ai consumatori un rimborso o un prodotto esente da difetti in sostituzione; al meglio, invece, si è limitata a fornire patch software che riducono marginalmente le prestazioni generali
- AMD ha mentito agli investitori che hanno acquistato sue azioni non avvisandoli circa la gravità delle recenti minacce
La società, in definitiva, non ha adottato adeguati criteri di trasparenza, ed ha perseguito anzi una politica di mercato linearmente a senso unico e poco conveniente nei confronti degli utenti, sia in tema sicurezza che in tema economico. Seguiremo da vicino gli sviluppi della questione. Seguiteci per ulteriori aggiornamenti.