Sono passati un po’ di giorni da quando il governo statunitense ha espresso timori sul fatto che Huawei, e ZTE, spiino le persone attraverso i loro prodotti e dispositivi. Un’accusa mossa, sembrerebbe, sulla base di soli sospetti e da nessuna prova documentata. L’azienda ha comunque dovuto, e voluto, difendersi, ma adesso ci hanno pensato anche altre compagnie a dargli man forte in questa situazione non proprio delle migliori.
Uno dei prima a parlare è stata Deutsche Telekom, con la quale il colosso cinese ha avuto diverti tipi di collaborazioni, dai servizi all’attrezzatura. Telekom ha riferito che i propri esperti di sicurezza non hanno mai trovato niente di strano in quello che gli è stato venduto. Un affermazione supportata anche da Bell Canda che ha dichiarato inoltre che in circa un decennio di collaborazione non hanno mai trovato niente fuori posto. Nessun codice dannoso o backdoor di qualsivoglia genere. Un portavoce di un partito tedesco ha voluto anche fare un affondo, dicendo che le attività perpetrate da individui come Edward Snowden la dicono lunga su chi sia il meno affidabile nella questione
.Huawei ha recentemente promesso di investire oltre 4 miliardi nel Regno Unito ottenendo così il favore della seconda economia più forte d’Europa; la prima è quella tedesca. Anche in Francia non sembrano esserci preoccupazioni nei confronti della compagnia cinese, almeno per Orange. La società di telecomunicazioni ha fatto sapere di trattare Huawei come qualsiasi altro partner.
Eppure dagli Stati Uniti continuano ad arrivare pressioni, e addirittura chiedendo ai suoi alleati, noi europei, di abbondare i progetti come quello del 5G in quanto la compagnia cinese non è affidabile. Un conto è non volerli dentro il proprio confine per motivi, magari, legati all’economia più che allo spionaggio, ma da qui, a suggerire ad altri paesi di fare lo stesso mi sembra esagerato. Comunque vadano le cose, al momento Huawei in europa è considerato un’azienda normale. Come prova di questo fatto, il mese prossimo, terrà un evento a Parigi per lanciare la nuova serie di smartphone di punta, i P20.