Le attuali soluzioni Hi-Tech per la Ricarica Wireless Induttiva prevedono, come noto, l’utilizzo di un’apposita docking station che, a contatto con un chip magnetico inserito all’interno del corpo batteria dei device, provvede a fornire energia senza la necessità di sfruttare caricabatteria via cavo o powerbank esterni.
Nonostante si tratti di una soluzione ad alto contenuto tecnologico in continua evoluzione è innegabile che la situazione ponga ben determinati obblighi e vincoli per la gestione del processo nonché l’acquisto di appositi accessori esterni.
Alcuni ricercatori appartenenti alla prestigiosa Università di Washington hanno bypassato questo ostacolo, proponendo un innovativo sistema che sfrutta un raggio laser per infondere energia a distanza ragguardevole. Vediamo di cosa si tratta.
I ricercatori americani hanno realizzato una batteria ad hoc in grado di sfruttare la potenza di un raggio laser di dimensioni microscopiche che ricarica lo smartphone senza sfruttare hardware esterno.
Si tratta di una tecnica che consente di fornire all’incirca 2Wh su una superficie di 9cm² ad una distanza di trasmissione di 4.3 metri, sebbene la documentazioni riporti come sia possibile incrementare questo limite portandolo potenzialmente a 12 metri su una superficie di 100cm².
I presupposti, in questo caso, sono positivamente apprezzabili, sebbene non si tratti certo di soluzioni pronte ad aggredire il mercato consumer delle soluzioni mobile phone nel breve periodo. Da considerare, inoltre, varie ed eventuali ripercussioni negative correlate all’esposizione prolungata a detti sistemi. Vi aggiorneremo seguendo da vicino l’evolversi del progetto. In quanti utilizzate quotidianamente la ricarica wireless per il vostro smartphone? A voi l’ultima parola.