Non è un segreto che Xiaomi voglia espandere ancora di più il proprio mercato, allargare la propria fetta di vendite. Considerato che il mercato cinese è diventato fin troppo competitivo, l’unico modo per farlo e guardare da altre parti. L’occhio, e molto altro, si è spostato sull’America e più precisamente sugli Stati Uniti. Una decisione audace, considerato la recente posizione del governo statunitense rispetto alle compagnie cinesi.
Xiaomi insieme a Microsoft e ancora prima Qualcomm e Google
La situazione non ha intimorito la compagnia cinese che ha già firmato un patto col gigante del software che è Microsoft. L’accordo prevede una serie di scambi di brevetti e la preinstallazione del software Microsoft sui dispositivi Xiaomi. Da settembre infatti la compagnia inizierà a spedire un numero di smartphone, e forse anche tablet, con Microsoft Word, Excel, PowerPoint, Outlook e Skype. Questa cosa verrà fatta su dispositivi più costosi come Mi 5, Mi Max e Mi 4s come sui più economici come Redmi 3 e Redmi Note 3.
“Microsoft has sold Xiaomi nearly 1,500 high-quality patents that read on a variety of technologies including wireless communications, video, cloud and multimedia”, queste sono le parole di un portavoce di della compagnia. In sostanza ha detto che Microsoft ha fornito quasi 1,500 brevetti le cui funzionalità variano dalle comunicazioni wireless al cloud.
Questa nuova alleanza però non è la prima fatta da Xiaomi per espandersi nel mercato statunitense. Recentemente infatti ha avuto degli accordi anche con Qualcomm, ma non solo. Google presenterà a breve le nuova versione di Android e tra i partner c’è proprio Xiaomi con il suo dispositivo Android One Mi A1.
Di sicuro, la compagnia cinese si sta muovendo meglio di Huawei, almeno nel creare alleanze con colossi americani. Chissà se questo basterà per penetrare la diffidenza del governo statunitense o se anche i sogni di Xiaomi si infrangeranno.