Samsung Galaxy S9 e Galaxy S9 sono realtà. Le due nuove punte di diamante della casa coreana sono state annunciate ieri a Barcellona. Entrambe riprendono il design della generazione precedente ma sono state migliorate sotto quasi ogni aspetto. La loro uscita in Italia è programmata per il 16 marzo ed entrambi possono essere già prenotati.
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A noi di TecnoAndroid.it questi top di gamma sono piaciuti, almeno durante le prime impressioni, ma vogliamo andare controcorrente e riportarvi cinque buoni motivi per non comprarli. Motivi che potrebbero farvi desistere dall’acquisto in attesa che la svalutazione (sì, il prezzo è uno di questi motivi) arriverà.
I due nuovi top di gamma del produttore sono gli smartphone Galaxy più costosi di sempre. Servono 899 euro per Galaxy S9 e 999 euro per la versione Plus. Cifre molto importanti che le indiscrezioni avevano già anticipato da tempo. Il mercato degli smartphone offre ormai cifre da capogiro ma il problema dei Galaxy è la svalutazione.
Entro l’estate ci aspettiamo una svalutazione di almeno 200 euro per entrami i modelli. Tutto questo a dimostrazione che il prezzo del cartello imposto da Samsung è particolarmente gonfiato.
Da due smartphone top di gamma così costosi ci saremmo aspettati quantitativi di memoria impressionanti. E se la RAM da 6 GB è comunque più che sufficiente sul modello Plus, siamo rimasti delusi per i 64 GB di memoria interna. La memoria è espandibile fino a 400 GB con MicroSD dedicate ma era necessario offrire almeno una versione con 128 GB.
Galaxy S9 Plus doveva essere venduto con 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna se voleva veramente competere, con le schede tecniche alla mano, contro la concorrenza. La stesa che è arrivata a versioni con 256 GB di memoria. Moduli che spesso sono prodotti e offerti proprio da Samsung che quest’anno ha annunciato di essere arrivata ai 512 GB.
Tra le feature software non poteva mancare Bixby, l’assistente personale di Samsung che è stato migliorato e perfezionato e può comprendere parole, testi e inquadrature. Peccato che ancora e con tutta probabilità anche al momento dell’esordio dei Galaxy S9 sul mercato, Bixby non è ancora compatibile con la lingua italiana e con moltre altre.
La scelta migliore, dunque, rimane Google Assistant che è in grado di fare quasi le stesse cose ma con il supporto all’italiano.
La presenza dell’Infinity Display è la caratteristica migliore di questi smartphone ma anche il loro principale tallone d’Achille. Un pannello così grande, che si estende ai lati tra l’alto curvi per la maggiore soluzione di continuità con la scocca, rendono i due S9 troppo delicati. Il rischio di distruggere lo schermo alla prima caduta è altissimo.
E anche quest’anno i costi per sostituirlo non saranno inferiori a quelli di Galaxy S8 per il quale erano necessari 280 euro. Stesso discorso per la scocca posteriore, anche questa particolarmente delicata e con tutta probabilità difficile da smontare richiedendo degli esperti o l’intervento dei soli centri di assistenza autorizzati.
Il processore Exynos che contraddistingue le versioni internazionali è sicuramente parsimonioso e attento nella gestione delle risorse. Il processore Octa Core assicura buone prestazioni con un’altrettanto buona autonomia della batteria. Quest’ultima è da 3000 mAh su Galaxy S9 e da 3500 mAh su S9 Plus. Unità che potevano essere più grandi.
Samsung avrebbe potuto inserire batterie più grandi, possibilmente evitando scoppi in stile Galaxy Note 7, così da permettere ad esempio il costante funzionamento del display alla massima risoluzione. O ancora di godere senza problemi dei nuovi speaker AKG, della ristorazione video in super slow motion e delle My Emoji.
Tutte nuove funzioni che se utilizzate di continuo, stressando lo smartphone, incidono parecchio sull’autonomia.