Il CNR ha progettato un nuovo sistema Smart IoT per il controllo delle inondazioni sulla base di uno studio condotto dal Dipartimento di ingegneria civile dell’Università della Calabria in collaborazione con il Comune di Cosenza nel contesto progetto Pon Res-Novae pubblicato sulla rivista Journal of Network and Computer Applications (Jnca).
Si tratta di un progetto il cui fine è quello di ridimensionare i danni prodotti da allagamenti ed altri eventi climatici avversi che, negli ultimi anni, sono notevolmente aumentati in Italia. Un sistema intelligente per il controllo in real-time delle reti di drenaggio urbano che promette di rivoluzionare un’intera nazione.
Dopo aver preso in esame le applicazioni IoT nel segmento della domotica ed i nuovi sistemi in studio per la riduzione degli sprechi energetici torniamo a parla di piattaforme Smart introducendo un nuovo studio che si applica alla concessione di apparecchiature in grado di supervisionare le reti idriche di drenaggio in Italia.
Gli allagamenti prodotti dalla saturazione delle reti di filtro ed il sovraccarico dei sistemi di depurazione rischiano potenzialmente di mandare in collasso quelle che sono le risorse economico-ambientali delle cittadine italiane.
Grazie alle applicazioni dell’IOT, ad ogni modo, il problema può essere seriamente ridimensionato prevedendo un sistema in grado di offrire previsioni che arginino il problema alla fonte. Andrea Vinci, ricercatore dell’Icar-Cnr e co-autore dello studio, ha detto che:
Per mitigare tali fenomeni, i sistemi distribuiti di controllo in tempo reale rappresentano una soluzione valida e conveniente. Il metodo mira a ottimizzare la capacità di invaso della rete di drenaggio urbano, in modo da utilizzare le porzioni più scariche per accumulare gli eccessi ed evitare allagamenti e sovraccarico degli impianti di depurazione a valle della rete. L’approccio decentrato permette al sistema di superare guasti ed ostruzioni in punti specifici delle condotte
L’introduzione di sensori intelligenti nelle tubature permette di rilevare costantemente dati su qualità, quantità e pressione dell’acqua lungo le reti di scolo. Utilizzando questi dati, adeguati algoritmi permettono alle paratoie di agire in tempo reale, determinandone l’apertura e chiusura così da deviare le acque in eccesso nelle aree meno cariche ed evitare fenomeni disastrosi. Questi algoritmi sono definiti ‘di gossip’, poiché si ispirano allo scambio di informazioni fra gli esseri umani. I nodi, nel nostro caso le paratoie, convergono su un unico valore che indica l’altezza media dell’acqua nelle condotte, minimizzando e ottimizzando l’utilizzo dei canali di comunicazione
La città di Cosenza è stato il trampolino di lancio per questo nuovo layer tecnologico. Nel contesto di una simulazione effettuata sul sistema è stato possibile apprezzare i vantaggi di un sistema Smart IoT evoluto in termini di riduzione degli allagamenti. Il software di supporto utilizzato per condurre le prove è stata una versione custom di SWMM (Storm Water Management Model).
In conclusione, quindi, è possibile affermare che le tecnologie IoT si prestano bene anche alla gestione dei fenomeni alluvionali che porta ad una significativa conseguente riduzione delle perdite idriche nel settore dell’agricoltura.