Era il 2015 quando Archos e una società chiamata SIKUR si unirò per dare vita a GranitePhone, lo smartphone blindato. Era stato presentato al Mobile World Congress dello stesso anno ricevendo parecchia pubblicità. Nonostante questo rimase un smartphone di nicchia, com’era anche facile immaginarselo. Adesso, a distanza di tre anni è arrivato il successore.
Toto il nome che ha subito un evidente peggioramento, tutto il resto sembrerebbe essere migliorato. Le specifiche, le caratteristiche del software e il prezzo rendono lo smartphone un attimo più interessante. GranitePhone aveva un prezzo di 999 dollari motivato dal fatto di essere super-sicuro, ma aveva un hardware di fascia media. Tutto era crittografato, mail, contatti, messaggi, per offrire il massimo in fatto di sicurezza. Quest’ultima caratteristica non è bastata per il successo.
SIKURPhone viene presentato con un design migliore, diciamo abbastanza simile a molti smartphone, ma un attimo più alto. Offre ancora più funzioni di sicurezza, ma ad un prezzo inferiore. Il display
è da 5,5 pollici ed è alimentato da un processore MediaTek non ancora noto che sarà accompagnato da 4 G di RAM e 64 GB di spazio d’archiviazione. Posteriormente è presente una fotocamera da 13 megapixel e il tutto è gestito da Android 7.0 Nougat.Come già detto, tutto è crittografato mentre per le applicazioni non c’è la possibilità di scaricarle da Google Play Store perché modificate fortemente da SIKUR. Questo vuol dire niente app di Facebook o Twitter, ma si possono utilizzare attraverso il browser integrato con connessione sicura.
Come test di sicurezza, è stato spedito al gruppo HackerOne che in due mesi non sono riusciti ad “aprirlo”. Una funzione extra aggiunta è la presenza di un portafoglio per le criptovalute integrato. Considerato quando siano vulnerabili i sistemi legati alle monete virtuali, un dispositivo del genere potrebbe far comodo a molti in questo periodo.
Il prezzo? 799 dollari.