Pochi giorni fa Spotify, la più importante piattaforma di musica in streaming on demand, ha fatto il suo esordio in borsa. Ha puntato tutto sulla quotazione diretta negli Stati Uniti eludendo il tradizionale processo delle IPO.
Ora, dopo pochi giorni, l’azienda parla della sua presenza su Apple Store e mostra anche alcuni numeri. Gli utenti sono in crescita ma il fatturato in discesa.
La piattaforma, con questo ingresso in borsa cercherà sicuramente di risollevare i propri guadagni. I dati confermano un fatturato in perdita come anticipato precedentemente. Gli analisti, dopo la sua entrata in borsa si sono soffermati ad analizzare alcuni suoi punti critici.
Hanno parlato del fatto che molti utenti che utilizzano Spotify hanno un iPhone, con Apple che trattiene una percentuale sugli abbonati a pagamento che utilizzano appunto un iPhone. Apple Music invece offre ad Apple il 100% dei guadagni non essendoci intermediari. Spotify ha raggiunto da poco i 159 milioni di utenti attivi e 71 milioni di abbonati premium, Apple invece ha “solo” 36 milioni di utenti paganti.
Ad ammettere questi dati è la stessa azienda attraverso alcune dichiarazioni: “I nostri concorrenti attuali e futuri possono vantare una maggiore forza del marchio, relazioni più consolidate con gli artisti. Gli altri licenziatari di contenuti e i produttori di dispositivi mobili, maggiori risorse finanziarie, tecniche e di altro tipo, tecnologie più sofisticate e maggiore esperienza nei mercati in cui competiamo“.
E ha continuato dicendo: “Inoltre, Apple e Google possiedono anche le piattaforme per gli store delle app. Applicano tariffe di acquisto in-app, che non vengono applicate ai propri servizi creando così un vantaggio competitivo per loro contro di noi“. Spotify è un servizio enorme ma Apple e Google saranno comunque sempre in grado di dettare i termini. Questo, potrebbe essere un grave problema per i suoi investitori.