Che Samsung voglia pubblicizzare e spingere maggiormente su Bixby non è una novità. Finora non ha ricevuto dei riscontri molto positivi, anzi, a volte è proprio odiato come per la presenza di un pulsante proprio non programmabile diversamente presente su alcuni smartphone. Nonostante tutto questo, la compagnia sudcoreana vuole continuerà a puntarci sopra sfidando i ben più famosi e performanti Google Assistant, Alexa e Siri.
Per raggiungere l’obiettivo prefissato, Samsung ha acquistato anche una startup egiziana chiamata Kngine il cui prodotto è stato pubblicizzato come “il più intelligente motorie di intelligenza artificiale”. Questo motore finora è stato offerto ad aziende che cercano soluzione altamente avanzate basate sull’apprendimento automatico per l’analisi di grandi quantità di dati. Un sistema che, secondo chi l’ha sviluppato, è concepito per imitare il modo in cui il cervello umano raccoglie e gestisce le informazioni dalla memoria. Funziona anche grazie ad un enorme potenza computazionale basata sul cloud.
Precedentemente Samsung aveva già finanziato Kngine, nel 2013, ma adesso, comprando il 100 % della quota dell’azienda, ne hanno preso possesso. Al momento non è chiaro se sono già state fatte le implementazioni della nuova tecnologia sull’assistente. Se non lo sono già però, lo saranno presto con Bixby 2.0 che tra l’altro dovrebbero essere lanciato insieme al nuovo Galaxy Note 9 quest’estate, come Koh ha preannunciato.
Il costo per la compagnia sudcoreana, nonostante non sia ancora stato fatto sapere, dovrebbe comunque essere inferiore a quello per l’acquisto nel 2016 di Viv Labs. Si trattava della compagnia che ha sviluppato buona parte della versione iniziale di Bixby. Il costo per l’acquisto è stato di 222 milioni di dollari. Forse neanche troppo considerato che ha continuato e sta continuando ad investire per migliorare il proprio assistente virtuale. Questa tenacia e voglia di spendere fa presumere che abbiano grandi piani in merito, almeno si spera.